Non “mezza sala”, ma una sala pienissima per la prima messinese dello spettacolo teatrale “Mezza Sala. Il buio dietro le quinte” andato in scena ieri sera al Teatro Vittorio Emanuele, tempio dello spettacolo della città dello Stretto. Grande successo per la rappresentazione del messinese Tommaso D’Alia, alias “Seneca” nella finzione scenica, degli attori Melania Maria Codella e Valerio Castriziani, e di Silvia Parasiliti Collazzo e Claudia Ligorio, che hanno curato rispettivamente regia e aiuto regia. Mezza Sala è uno spettacolo in cui si ride e si riflette, è una delle impressioni registrate tra il pubblico che, dopo aver seguito con attenzione e coinvolgimento lo spettacolo, ha gratificato i giovanissimi attori con un lungo e fragoroso applauso, carico di soddisfazione per le emozioni trasmesse dalla rappresentazione, ma che intendeva esprimere anche, certamente, un convinto incoraggiamento per la coraggiosa e impegnativa strada intrapresa dagli attori della “Morfeo Company”, in un periodo in cui la cultura, soprattutto quella del teatro, è bistrattata e incompresa, vittima della scarsa sensibilità di cittadini poco educati a coltivare la propria anima nutrendola anche degli stimoli personali che solo la cultura può offrire, ed ancora della ferocia talvolta gratuita della critica teatrale.
La risposta di Messina a “Mezza Sala” attraverso la nutrita e accorata partecipazione del pubblico, lascia però ben sperare ed evidenzia che la città, se vuole, sa premiare i suoi giovani e meritevoli talenti. Significative risultano le parole di uno degli spettatori, Antonio Mazzeo, studente LUISS, a commento della serata: “Ieri Tommaso D’Alia e la sua compagnia teatrale, hanno dimostrato che quando si uniscono talento, passione e studio non si rischia niente. Si entra in scena, ognuno sa perfettamente quello che bisogna fare, quasi in modo scientifico. La scenografia semplice viene riempita dagli attori come nei palchi meglio allestiti e ti sembra che anche il minimo spazio sia colmato. Solo quando poi tutto finisce e termina anche il distacco attore-spettatore ci si ricorda che sei amico, sei nella tua città, nel teatro più importante e lasci spazio alle tue emozioni lasciando cadere qualche lacrima sul palco, e noi sulle poltrone. Quella lacrima che rimarrà sempre lì e che getta le fondamenta di un futuro sono certo brillante”.
Un’ovazione meritata, dunque, quella che la sala Colapesce del Teatro Vittorio ha tributato ai giovani artisti della Morfeo Company. Questa è, infatti, una giovane compagnia teatrale under 30 nata a Roma nel 2020 nel bel mezzo della pandemia, evento che ha fatto avvertire in modo ancora più forte l’esigenza di raccontare le proprie storie attraverso il teatro. Dall’incontro e il confronto con giovani artisti provenienti da accademie professionali del territorio – attori, registi, ballerini e fotografi – è nato questo progetto che si presenta di grande caratura per poetica, allestimento e tematiche. I fondatori Valerio Castriziani, Melania Maria Codella e Tommaso D’Alia, autori e interpreti degli spettacoli, si conoscono e si diplomano all’Accademia STAP Brancaccio di Roma e nel mese di agosto 2020 realizzano il loro primo cortometraggio cinematografico che partecipa al Vertical Movie Festival aggiudicandosi il premio Social per il video più visualizzato.
Messina ha quindi avuto occasione di vedere esibirsi uno dei suoi attori più giovani e sicura promessa del teatro italiano. Tommaso D’Alia, 22 anni e studi classici al Maurolico, nel 2018 entra alla STAP Brancaccio di Roma, accademia di recitazione, regia e drammaturgia, diretta da Lorenzo Gioielli. Nel corso di questi anni accademici prende parte a diversi lavori e laboratori teatrali, lavorando con grandi artisti del panorama teatrale italiano come: Alessandro Machìa, Daniele Franci, la compagnia Frosini/Timpano, Elena Arvigo, Giuseppe Marini, la compagnia Bartolini/Baronio e Fabrizio Pallara. Durante l’anno del diploma ha partecipato alla rassegna “Classici del secolo futuro”, mettendo in scena quattro riscritture: “Cappuccetto Rosso”, diretto da L. Gioielli, “Amleto” diretto da V. Franchi, “Sogno di una notte di mezza estate” diretto da F. Pallara e “Antigone” diretto dalla compagnia Bartolini-Baronio.
Vittorio Tumeo