MESSINA – Onorevole Bernardette Grasso, qual è la situazione di Forza Italia in vista delle amministrative?
«Il nostro partito gode di ottima salute. Abbiamo appena presentato – afferma la coordinatrice provinciale, deputata ed ex assessora regionale (nella foto con la senatrice Papatheu, il candidato sindaco Croce e il deputato regionale Calderone durante la recente presentazione a Messina) – la nostra lista. Siamo un partito che può discutere, per carità, ma credo che abbiamo dimostrato una grande maturità. Se oggi la coalizione di centrodestra ha trovato una sintesi su un candidato condiviso, anche se alcuni partiti in un primo momento si erano sfilati o erano tentennanti, un riconoscimento va a Forza Italia. Abbiamo creduto sin dall’inizio nella candidatura a sindaco di Maurizio Croce».
Come centrodestra, avete presentato per primi la lista per il Consiglio comunale…
«Si tratta di una lista di candidati forti. 32 nomi di sicuro affidamento. Vogliamo dare il nostro apporto per il rilancio della città di Messina in chiave di valorizzazione e soprattuto di sviluppo. Siamo pronti ad affrontare le tematiche che fanno parte del programma elettorale, alla cui realizzazione Forza Italia sta dando il proprio contributo».
La vostra è un’ambizione alla leadership nel centrodestra o comunque una dichiarazione di centralità nello schieramento?
«Dal primo momento abbiamo sostenuto Maurizio Croce e siamo stati determinanti per tenere compatta la coalizione. Siamo una forza moderata che tiene unita la coalizione e Croce è un tecnico competente per la buona amministrazione e la buona politica. Lo ribadisco: se oggi è il nostro candidato, una parte del merito deve essere attribuito a Forza Italia».
La coalizione, però, deve fare a meno della Lega – Prima l’Italia di Nino Germanà, che sostiene Federico Basile come sindaco…
«Il problema deve essere affrontato all’interno della Lega. Io, come coordinatrice provinciale di Forza Italia, non entro nelle dinamiche di altri partiti. Sono rammaricata del fatto che la Lega si sia spaccata in due: una parte è per Basile sindaco; un’altra componente, con il commissario provinciale Catalfamo e il coordinatore cittadino Beninati, fa parte della coalizione per Maurizio Croce sindaco. Non posso parlare io dei problemi interni alla Lega. Non saprei rispondere».
Perché la scelta è caduta su Maurizio Croce? Vi ha convinto il suo profilo da tecnico?
«Oggi, per amministrare e per incidere nell’azione amministrativa, è fondamentale che ci siano le competenze e le capacità. Io ritengo che Croce racchiuda in sé le caratteristiche necessarie per governare una città come Messina. Possiede i requisiti giusti, e lo ha dimostrato come dirigente dello Stato, gestendo fondi e spendendo tutte le risorse comunitarie. E poi ha un profilo caratteriale e politico che serve».
In che senso caratteriale?
«Croce ha tutte le caratteristiche che un sindaco deve avere: la capacità di ascolto, la capacità di sapere mediare, la capacità di non sapere creare conflitti. Un sindaco, e Croce rientra in questo identikit, deve comprendere che esiste una squadra fatta di partiti che lo sostiene. Partiti con i quali deve confrontarsi nel segno della coalizione. Un’attitudine al confronto e alla sintesi che il nostro candidato possiede».
Croce è un anti-De Luca in termini caratteriali?
«Non voglio parlare delle figure negli altri schieramenti. A me interessa parlare del profilo che abbiamo scelto. E delle motivazioni che ci hanno spinto a scegliere Maurizio Croce. Il candidato più adatto per governare Messina».