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Greta Catania (Akademia): “Non abbiamo ancora dato il massimo” VIDEO

MESSINA – Greta Catania è la più giovane del gruppo, 19 anni, e l’unica siciliana in squadra, nata a Catania, la centrale di Akademia è protagonista delle due stagioni in Serie A2 della formazione messinese. Ragazza simpatica e atleta in continua crescita che, sotto la guida di coach Bonafede, sta migliorando ulteriormente.

In stagione ha collezionato 9 presenze, però mai nello starting six dal primo set, e messo a terra 13 punti. La partita più prolifica è stata quella contro Pescara all’andata, 6 punti, seguita da quella contro Talmassons al ritorno dove entrando dalla panchina ha dato un contributo decisivo di 5, pesantissimi, punti.

Idee chiare sul percorso che la squadra deve fare, pensando ad una partita alla volta, domenica sarà la volta di Brescia in casa. Un gennaio complicato in cui Akademia dovrà ricominciare, ci dice Catania, senza però dimenticare quanto di buono fatto.

Intervista a Greta Catania

È stata tra le prime riconfermate e l’unica siciliana, scelta facile restare in Akademia?
“Da sempre nutro molta fiducia nel fare progetti nella mia regione. Poi all’inizio di quest’anno sono stati fatti passi in avanti rispetto all’anno scorso. Adesso si spera di continuare così, gli obiettivi sono alti”.

Obiettivi alti già raggiunti o avete ancora margine?
“Assolutamente va riconosciuto ciò fatto finora e ne siamo consapevoli, però va messo da parte e penso che possiamo fare molto di più. Non abbiamo ancora dato il massimo, abbiamo obiettivi da raggiungere che ci siamo posti, ora ripartiamo da capo per questo anno impegnativo”.

Ha vissuto i due anni in Serie A2, differenze?
“Sicuramente quella di quest’anno è una squadra completamente nuova con obiettivi diversi. L’ottica degli allenamenti e del lavoro di Fabio (Bonafede, ndr) invece sono sempre gli stessi. Il lavoro che facciamo in palestra è impegnativo ma porta grandi risultati e si continua così”.

Altri cambiamenti: il suo soprannome o se ha rivalutato la granita messinese?
“Il mio soprannome è cambiato, da quest’anno sono “gioia”, lo dico a tutte ed è una usanza di noi siciliane. Invece tra le granite, catanese e messinese, non ho cambiato idea, credo ci sia ancora molto divario (ride)”.

Boanfede parla bene di lei e lei di Bonafede, rapporto speciale?
“No speciale, forse c’è confidenza perché siamo entrambi siciliani. Lui non cambia atteggiamento tra atleta e atleta, una cosa difficile che non tutti fanno ma questo dà molto equilibrio alla squadra”.

Brescia, la Coppa Italia e le prime due del girone, che gennaio sarà?
“Si inizia l’anno col botto e sarà un mese impegnativo. Non ci preoccupiamo ma facciamo le cose una alla volta. Adesso in testa abbiamo Brescia, non ci mettiamo troppe pressioni. C’è sicuramente più consapevolezza ma si ricomincia da zero, godendoci quel che ci siamo meritate”.

Cambio di palazzetto ma pubblico sempre caloroso.
“Si, il nostro pubblico ci dà un’energia pazzesca, non tutti i tifosi sono così affezionati ed è veramente un onore giocare con gente che ti sostiene nonostante tutto”.