L'inchiesta principale riguarda l'arresto del sindaco di Acireale per corruzione e turbativa d'asta. Ma l'operazione Sibilla della Guardia di Finanza di Catania riguarda anche il Comune alcantarino messinese di Malvagna, che ha dato due incarichi professionali per la progettazione della riqualificazione del campo di calcio al consulente del Coni per la Sicilia Orientale, Anna Maria Sapienza (ora in carcere), e ad un ingegnere catanese, Ferdinando Garilli (ai domiciliari).
La Sapienza è la referente per gli enti locali della Sicilia Orientale che intendono richiedere al Coni erogazioni pubbliche a favore dello sport: in particolare, esprime un parere tecnico vincolante sulle proposte che le vengono presentate, per poi inoltrarle alla sede romana del Comitato ai fini dell’erogazione del finanziamento.
Tra le proposte validate nel 2017, rientra anche quella relative alla riqualificazione del campo di calcio di Malvagna. La Sapienza, in cambio del parere favorevole, ha ottenuto, per il collega Ferdinando Garilli e per sé, l’incarico di redigere il progetto, retribuito con un compenso di 14mila 300 euro, e attribuito con una finta gara al massimo ribasso. Per dare, infatti, una parvenza di liceità agli affidamenti e risultare formalmente in regola con le prescrizioni dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), il dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune (indagato che verrà sottoposto a interrogatorio ai fini della valutazione sull’applicazione della misura dell’interdizione dal pubblico ufficio), di concerto con la Sapienza, ha finto una ricerca di mercato, inviando richieste di offerta, oltre che al vincitore già prestabilito, ad altri due professionisti di fiducia, già istruiti “a tavolino” sulla percentuale di ribasso da indicare nelle risposte.
Nella gestione degli affidamenti, la Sapienza ha agito da vero e proprio organo decisorio. Per garantire al collega un compenso nell’ambito di quel progetto, ha ottenuto dal dirigente dell’Ufficio Tecnico la previsione di un ruolo ad hoc da affidargli, quello di assistente al responsabile unico del procedimento che, per legge, dovrebbe essere nominato solo in caso di carenza di organico della stazione appaltante; al dubbio se le somme siano o meno previste nei capitoli di spesa del progetto, ha poi insistito: “no, per l’assistenza al rup no, però li possiamo trovare nelle somme a disposizione, duemila euro i truvamu”.
Peraltro, Sapienza e Garilli hanno usato assoluta sufficienza nelle previsioni di spesa del denaro pubblico anche nella redazione successiva del progetto, suscitando la perplessità di chi, presso il Coni, era preposto a corrispondere il finanziamento, tanto da invitarli a rivedere i prezzi.