I saldi in città sono ormai partiti da diverse settimane, in negozi e negozietti del centro e della periferia. Un vero assalto quello di uomini, donne e bambini pronti ad acquistare a prezzo vantaggioso quei capi che agognavano da mesi.
Eppure, in moltissimi casi, i messinesi sono stati semplicemente fregati. Fregati da sconti che, in realtà, non erano tali. Il giochino di aumentare i prezzi rispetto a quelli normali, e poi di applicare lo sconto, sembra esser stata difatti una pratica molto utilizzata.
I controlli della Guardia di Finanza, che proprio nelle ultime settimane ha messo a setaccio ventisei negozi, hanno scoperto un vero e proprio giro “truffe” le cui vittime eravamo noi, ignari acquirenti. Dopo aver segnato i prezzi di partenza, i militari sono tornati negli stessi negozi per verificare in che modo si stessero svolgendo i saldi. Ebbene, quello che hanno scoperto è che alcuni negozianti, al momento di applicare il saldo, avevano aumentato il prezzo di partenza.
Alcuni vestiti, ad esempio, che apparivano scontati col 40%, in realtà lo erano solo del 15%. In altri casi, i ribassi erano addirittura pari a zero. Clienti truffati e mai più rimborsati, quindi. In ben quattro negozi, i finanzieri hanno stangato i proprietari furbetti con multe di oltre 15mila euro. (Veronica Crocitti)