Il Sasmant (Sindacato autonomo Stato maggiore navi traghetto) di Messina interviene sulla dichiarazione del sindaco Giuseppe Buzzanca su un eventuale reimpiego dei lavoratori Servirail in ambito marittimo: “Rimaniamo sconcertati da queste dichiarazioni che prendono in giro i lavoratori ex Servirail, alimentando speranze per una soluzione assolutamente non attuabile. E’ largamente risaputo che centinaia di lavoratori marittimi sono stati tagliati fuori da una severa griglia di requisiti tecnici ed anagrafici richiesti da Bluferries per poter accedere alle selezioni per l’assunzione. Precari già ampiamente specializzati che prestano servizio sui traghetti pubblici e privati da oltre 15 anni. Dispiace che il primo cittadino di Messina ignori questa realtà, alimentando illusioni ed una guerra tra poveri, con proposte politicamente stravaganti e tecnicamente inattuabili. Un marittimo non si forma in un mese. Un mese potrebbe servire solo per i quattro corsi di formazione, obbligatori per poter imbarcare da mozzo, figuriamoci per le altre qualifiche più professionalizzate. Le soluzioni sono altre e dipendono da scelte politiche. La politica messinese e siciliana si faccia rispettare facendo ripristinare il diritto costituzionale alla mobilità dei propri cittadini, calpestato dalle scelte di politica ferroviaria verso il sud. L’annunciato treno per Milano rappresenta l’ennesima beffa ed un altro schiaffo ai siciliani. Cominciano ad arrivare le prime conferme che, per inserire questo nuovo treno, Trenitalia cancellerà uno o due treni notturni per Roma, con l’ulteriore beffa che, per raggiungere Milano, il treno percorrerà la linea tirrenica (Civitavecchia – Livorno – Genova), allungando il percorso di almeno due ore. Un altro tassello per scoraggiare l’uso del treno. Buzzanca, Ricevuto e Lombardo si facciano rispettare e facciano rispettare i cittadini messinesi e siciliani, anche con atti eclatanti, allora saremo al loro fianco, altrimenti meglio che tacciano”.