La Caronte dà l’altolà ai vigili urbani. Il serpentone è off limits alla polizia municipale e l’assessore Cacciola replica al cartellone collocato all’ingresso.
E’ un nuovo capitolo nella guerra dei tir tra l’amministrazione comunale ed il gruppo Franza e stavolta si è arrivati alla “demarcazione dei confini”, tra non molto spunterà qualche “dogana” o il filo spinato per evitare invasioni di campo. Ad accendere la miccia dell’ennesimo incendio sono stati i controlli da parte delle pattuglie dei vigili urbani all’ingresso del serpentone per sanzionare quei mezzi pesanti che, nonostante la riapertura dell’attracco di Tremestieri, continuano ad utilizzare gli imbarchi della rada San Francesco. Come è noto le ordinanze prevedono che durante le fasi,peraltro brevissime,di piena funzionalità di Tremestieri, tutti i mezzi pesanti debbano usufruire del molo a sud. In caso contrario scattano i verbali,come appunto sta avvenendo. La società però,dopo le prime multe, ha collocato un cartello all’ingresso del serpentone spiegando che quella non è zona di competenza della polizia municipale.
“L’accesso e il transito sono consentiti solo agli automezzi diretti/provenienti al/dal traghettamento, agli addetti alle operazioni commerciali e a quelli autorizzati dalla Capitaneria o dalla società concessionaria. L’area è sottoposta al controllo ed alla vigilanza dei militari della Capitaneria di porto. LE FUNZIONI DI POLIZIA STRADALE VENGOO SVOLTE ESCLUSIVAMENTE DAI MILITARI DELLA CAPITANERIA,che hanno il compito di rilevare le infrazioni al codice stradale e di controllare l’applicazione dei provvedimenti di pubblica viabilità emanati dal comandante del porto. Le forze dell’ordine possono operare soltanto funzioni di pubblica sicurezza”.
In sintesi il gruppo Caronte dà l’altolà ai vigili,quello non è territorio di loro competenza,a meno che non ci siano problemi di sicurezza, quindi se vogliono verbalizzare lo facciano 10 metri più in là. Resta il dubbio su chi abbia mai visto i militari della Capitaneria verbalizzare mezzi lungo il serpentone,ma l’assessore Cacciola ha replicato a stretto giro di posta: “Apprendiamo con stupore che, senza alcuna autorizzazione, è stato collocato un cartellone in una strada di accesso agli approdi della rada San Francesco. Certamente il grave episodio andrà attentamente valutato e dovranno essere assunti i provvedimenti adeguati; a nessuno può essere consentito di prendere iniziative in aperta violazione di codici e regole. Sorprende certamente che un fatto del genere sia potuto accadere, ma ancor di più amareggia perché conferma una resistenza alla possibilità di costruire percorsi condivisi, nell'interesse della città, nella convinzione da parte di qualcuno che i problemi si affrontino solo con le armi scovate da esperti in cavilli. Se un cartello proprio si voleva piazzare avrebbe dovuto indicare semmai in modo inequivocabile agli autisti dei TIR di dirigersi senza alcuna esitazione a Tremestieri. Perché l'approdo di Tremestieri, quando risulti agibile, è l'unico porto che i mezzi pesanti possono utilizzare; forse qualcuno finge di dimenticare, ma noi lo ricordiamo bene, che la concessione per la rada di San Francesco, in condizioni normali, riguarda esclusivamente il gommato leggero. Tutto questo non certo per volontà di penalizzare l'impresa privata ma nell'esclusivo interesse dei nostri concittadini che non sono più disponibili a mettere a repentaglio la propria sicurezza e la qualità della vita”.
E’la concessione stessa infatti che limita l’uso,in condizioni normali e quindi di funzionalità di Tremestieri,della rada San Francesco ai soli mezzi leggeri.
Al di là delle conseguenze di questo nuovo capitolo dello scontro tra giunta e gruppo Franza,è già immaginabile che le pattuglie dei vigili,per non oltrepassare i “confini” e incorrere in casi di “extraterritorialità” si sposteranno di alcuni metri per verbalizzare i mezzi pesanti. Fatti questi che lasciano presagire una nuova estate calda e non per le previsioni meteo.
Rosaria Brancato