Ninni Bruschetta e Giovanni Renzo sono i nuovi direttori artistici del Teatro Vittorio Emanuele.
Lo ha deciso in serata il Cda dell’Ente, mettendo così la “macchina” del Teatro in condizioni di poter riavviarsi in tempo dopo mesi e mesi di agonia.
Nessuna sorpresa per la verità, perché i nomi erano già nell’aria da diverso tempo. Entrambe le scelte sono di grande spessore e competenza, sono messinesi noti a livello internazionale e dedicheranno anima e professionalità alla causa di un Ente in condizioni disastrate. Adesso, quanto meno, sia pure in condizioni economiche a dir poco spaventose, potranno essere allestiti i cartelloni per la stagione di prosa e di musica.
Ninni Bruschetta è il nuovo direttore artistico della stagione prosa.
Attore, regista, sceneggiatore ha alle spalle una lunga carriera di grande livello.
Nel ’93 fonda la sua compagnia teatrale, la Nutrimenti Terrestri (nella quale è socio con Maurizio Puglisi, presidente del Teatro Vittorio Emanuele) e annovera tra le regie I carabinieri di Beniamino Ioppolo, Giulio Cesare di Shakespeare, Corruzione al Palazzo di giustizia, L’istruttoria-atti del processo in morte di Giuseppe Fava. Dal ’96 al ’99 è direttore artistico del Teatro. Nel 2010 pubblica il libro Il mestiere dell'attore edito da Bompiani.
Al cinema ha interpretazioni in film come La vita che vorrei, Il giudice ragazzino, L’uomo in più, Mio fratello è figlio unico, i Cento passi, Perduto amor, mentre in televisione ha partecipato alle fiction Paolo Borsellino, Il generale Dalla Chiesa,L’ultimo padrino, Aldo Moro, Lo scandalo della Banca Romana, Don Matteo, La squadra Distretto di polizia ed alla serie Tv Fuoriclasse. Ha partecipato anche al telefilm e successivamente anche al film Boris. Nel 2013 ha preso parte al film La mafia uccide solo d’estate di Pif.
Giovanni Renzo è il nuovo direttore artistico della stagione di musica.
Pianista, compositore, nell’86 forma un trio che avrà collaborazioni con Fresi, Trovesi, Capiozzo. Fonda e dirige, nel ’94 la Messina Jazz Orchestra e partecipa a Festival e Rassegne in tutta Italia e in Europa. Nel ’96 compone l’opera “La distanza della luna” dal racconto di Italo Calvino. Con la composizione “Le Tempeste” vince numerosi premi. Dal 2010 è protagonista del Cosmic Concert. Ha al suo attivo numerose composizioni di musica per il cinema e per il teatro. Dal 2010 è socio del Centro di musica contemporanea di Milano. “Anche la musica ci permette di viaggiare nel tempo e nello spazio. Possiamo ascoltare canti gregoriani, tamburi africani, voci di balene, cori balcanici, tango argentino, suoni prodotti da computer o da conchiglie, da arpe eolie o da sofisticati sintonizzatori. Il nostro udito è una macchina del tempo” Giovanni Renzo, Atlas Coelestis, la musica e le stelle.
Rosaria Brancato