Con lo spettacolo di musica, teatro e danza “Le vecchie e il mare” del poeta greco Ghiannis Ritsos, per la regia di Biagio Guerrera e Daniela Orlando, si conclude questa sera la nona edizione dell’Horcynus Festival 2011.
“Le vecchie e il mare” alterna le voci di sette vecchie donne che salutano il loro mondo, fatto di mare, di cielo, di vento, di lavoro, d’amore, di attesa e cura dei loro uomini-mariti/figli/nipoti. Un coro che accomuna idealmente tutte donne delle diverse isole del Mediterraneo. In scena saranno presenti tre tra le più valide interpreti della nuova vocalità femminile siciliana, Simona Di Gregorio, Miriam Palma, Matilde Politi, un trio di clarinetti sempre al femminile e l’Orchestra da camera “Catania Musica”.
Si tratta dell’ultimo atto di un festival che per nove giorni ha incrociato percorsi diversi: teatro (con la straordinaria performance di Peppino Mazzotta in “Radio Argo”), concerti di «musica nomade», cinema con le due sezioni “Arcipelaghi della visione” e “Mare di cinema arabo”, fotografia con la mostra “No hope – Voci dal nulla” e il video della performance di Agnese Purgatorio on the green line – sulla linea verde (immagini realizzate a Lipari in occasione della Giornata Internazionale delle Arti).
I due premi del festival, «Mare di Cinema Arabo» e «Horcynus Orca», sono stati assegnati quest’anno rispettivamente alla Royal Jordanan Film Commission e alla casa di produzione romana Za Lab (“per il contributo di conoscenza, per l’impegno civile e per la valenza educativa del loro lavoro”), i cui documentari sono stati proiettati nel corso del festival.
Dedicata al tema «(Desideri/Utopie)… Libertà», la nona edizione dell’Horcynus Festival ha voluto anche concretizzare la visione economico e sociale della Fondazione Horcunus Orca attraverso un seminario in più sessioni con economisti delle due sponde del Mediterraneo, al termine del quale sono stati presentati il network della Microfinanza e della Finanza Etica nel Mediterraneo e coopmed, l’innovativo strumento finanziario del network che sarà utilizzato per sostenere e implementare progetti di sviluppo nei territori dei Paesi mediterranei.
A conclusione del festival, il presidente della Fondazione Horcynus Orca, Gaetano Giunta ha affermato: «Ogni sera oltre trecento persone hanno affollato i diversi momenti culturali dell’Horcynus 2011. Un festival fortemente caratterizzato dall’intreccio di saperi, esperienze e visioni artistiche che ha anche trasformato il sogno di mettere insieme le piazze dell’indignazione con progetti di finanza etica ed economia solidale nei Paesi del Mediterraneo in un percorso concreto da realizzare da qui ai prossimi anni. Questo rappresenta per noi la più grande soddisfazione».