MESSINA – 618 voti per Hyerace con il 51,41% e 51 delegati nella futura assemblea. 584 per Russo, con il 48,59 per cento e 49 delegati. Il Partito democratico messinese volta pagina. Si completa, con il Circolo 6 del Pd, il voto per eleggere il segretario. A sorpresa si è trattato di un testa a testa e per un pugno di voti, 34 voti, Armando Hyerace batte Alessandro Russo e diventa segretario provinciale Dem.
Determinante l’alleanza di Hyerace, segretario del Circolo 4 in centro, con il gruppo che ha come riferimento Domenico Siracusano, ex Articolo Uno e in procinto diventare presidente dell’assemblea. Avvocato nello studio Saitta e ora in attesa di entrare come funzionario al Comune di Messina, Hyerace è stimato per la sua serietà e la sua candidatura ha avuto il consenso di molte anime del partito: da Antonio Saitta a Maria Flavia Timbro; la consigliera comunale Antonella Russo, Lucia Tarro Celi, l’ex sindaco di Taormina Mario Bolognari, il consigliere della IV Municipalità Renato Coletta (“Oggi ha vinto la voglia di rinnovamento”), Erika La Fauci (Giovani Dem di Messina).
Significativa pure l’affermazione del consigliere comunale Russo, che ha sfiorato il successo. Sostenuto dal deputato regionale Calogero Leanza e dal capogruppo consiliare Felice Calabrò, Russo aveva nella propria lista la docente universitaria Lina Panella per Messina, Domenica Elvira Torre per l’area tirrenica, Valentina Pedano per quella nebroidea e Donatella Molino per l’area jonica sono le quattro capiliste.
Nelle liste di Hyerace, per il collegio di Messina la capolista Antonella Russo; per il collegio ionico M. Cristina Coledi, storica iscritta al circolo di Nizza e già consigliera comunale; nel collegio Nebrodi, Giacomo Prinzi (presidente Consiglio comunale di Patti) e, per il collegio tirrenico, Gabriele Saporita (presidente del Consiglio comunale di S. Filippo del Mela).
“Sono terminati i congressi, ed è stato un testa a testa che, alla fine, si chiude con una nostra vittoria. Essere comunità non è solo un nome per una mozione, ma il senso di ciò che il Partito democratico rappresenta per chi ci crede. E un grazie va a tutti coloro i quali hanno partecipato attivamente alla costruzione di questo percorso”. Così Nicola Alpino, rappresentante della mozione Essere comunità in supporto alla candidatura di Armando Hyerace. E quest’ultimo, da neo segretario, ha commentato: “Adesso si lavora: tutti. Coralmente. Con la voglia di riportare il nostro Pd ad essere la realtà sui territori alla quale abbiamo creduto sin dalla nostra prima tessera. Un partito di comunità”.
Continua Hyerace: “Conclusa l’assemblea provinciale e costituiti tutti gli organismi, bisognerà concentrarsi sull’attività politica nei territori e avviare subito una fase programmatica e progettuale, che ci deve vedere fortemente impegnati nella caratterizzazione di un profilo politico-identitario del Pd senza ambiguità di sorta. E nella costruzione di un campo progressista in grado di competere con il movimento di De Luca e le destre conservatrici e populiste che, a tutti i livelli di governo, tradiscono ogni promessa fatta in campagna elettorale. Personalmente, considero un partito innanzitutto una comunità, democratica e plurale. E quindi sono convinto che con Alessandro Russo e con chi lo ha sostenuto, sapremo dialogare sul presente e sul futuro di questa grande casa che è il Pd, che è e sarà sempre la nostra casa”.
Un elemento divisivo, in una campagna elettorale per la prima volta accesa da una contesa per la carica di segretario, è stato rappresentato dalla figura del parlamentare Leanza. Per una parte del partito, si tratta di un politico estraneo alla tradizione di sinistra. Per Russo, che ha ricevuto il suo appoggio, “assurdo demonizzare il nostro parlamentare all’Ars”.
Ecco le prime dichiarazioni di Alessandro Russo: “Faccio i miei auguridi buon lavoro al neo segretario provinciale. Avrà il sostegno di chi ha perso questo congresso. Tuttavia, esprimo un’immensa soddisfazione per il grande risultato politico raggiunto dalla mia mozione. Statisticamente rappresenta metà del partito e porta dei temi e proposte politiche per la ripartenza del Partito democratico di cui continuiamo a essere pieamenti convinti. Dal ringiovanimento della classe dirigente alla valorizzazione di iscritti e militanti che si sono spesi in prima persona, negli anni, in ambito provinciale, con le storie ed esperienze. E, per anni, sono stati lasciati fuori dal Pd”.
Continua Russo: “È tempo che s’investa su una nuova classe dirigente. Lo ripetere in ogni organismo dirigente: il Pd messinese deve immergersi completamente in un bagno d’umiltà, abbandonando atteggiamenti snobistici e distaccati dal territorio e dai problemi della gente. Atteggiamenti che lo avevano reso una macchina ingovernabile in questi dieci anni. Ringrazio i miei sostenitori e chi mi ha dato una mano. In un tempo relativamente breve, ci hanno consentito di rappresentare la metà del partito. Spetta ora al nuovo segretario tradurre in politica queste istanze di cambiamento che ci consegna il congresso di Messina”.
Ed ecco le dichiarazioni di Domenico Siracusano, componente del Coordinamento Provinciale del Pd Messina: “La provincia di Messina ha bisogno di un Partito democratico radicato sul territorio, fortemente identitario, impegnato nella costruzione di una proposta di sviluppo. Con la vittoria di Armando Hyerace e della mozione Essere comunità ci sono tutte le premesse per avviare un lavoro di rigenerazione profonda e restituire una comunità militante. Dopo il confronto congressuale, è il tempo di ritrovare uno spirito unitario per far diventare il Pd il baricentro di una coalizione alternativa alle destre e ai populismi a partire da Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto”.
Conclude l’ex esponente di Articolo Uno: “In questi momenti, il primo pensiero va alle compagne e ai compagne che hanno animato il dibattito dei circoli e che ci chiedono responsabilità e determinazione. Militanti a cui va il ringraziamento più sentito nella consapevolezza che loro sono la prima risorsa della nostra comunità”.