MESSINA – Segnalazione WhatsApp al 366.8726275: “Sono una mamma. Giovedì scorso 29 agosto, alle 15, ho portato mia figlia al Pronto soccorso pediatrico del Policlinico. Dalle 15 alle 18 niente, tutto taceva, nonostante la bambina vomitasse senza sosta. Verso le 21 dopo tante discussioni con la dottoressa, che è stata con me ineducata, riesco a farle fare il prelievo. Ma la cosa intollerabile è che, dalle 19 alle 22, mia figlia ha dormito sulle sedie di ferro che ci sono in sala attesa sotto l’aria condizionata, nonostante abbia chiesto cinque volte un lettino, Visto che c’erano ed erano liberi, ne ho visti almeno 10, non ne capisco il motivo. Per un lenzuolo ho dovuto aspettare due ore e la risposta è stata: “Non so se ne abbiamo”. Ma come si può?”.
Continuano le segnalazioni di brutte avventure capitate agli utenti nelle strutture di Pronto soccorso messinesi, dal Piemonte, all’ospedale di Milazzo per finire oggi al Policlinico. Evidentemente le problematiche sono comuni e andrebbero affrontate e risolte, pur avendo ben presenti le note carenze di organico e le critiche situazioni organizzative della nostra sanità.
In riferimento alla segnalazione pervenuta alla vostra redazione e pubblicata in data 01/09/2024, “I disagi al pronto soccorso colpiscono anche i bambini”, come personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso Pediatrico desideriamo intervenire per fornire alcuni chiarimenti necessari.
Pur comprendendo lo stato emotivo di un genitore per la salute del proprio figlio, siamo profondamente rammaricati e delusi per il contenuto di una segnalazione che mette in dubbio l’etica e la professionalità di un intero staff medico e infermieristico che ogni giorno pone la massima attenzione per garantire assistenza a tutti i bambini di Messina e provincia che afferiscono al nostro Pronto Soccorso e che, anche in questo caso, ha operato in scienza e coscienza nell’esclusivo interesse della minore.
Nello specifico la bambina è stata visitata nei tempi previsti e in linea con le priorità di urgenza del triage. Per quanto attiene la richiesta di prelievo appare scontato rivendicare il diritto di essere noi sanitari a dover valutare l’opportunità di un atto medico e quindi, in questo caso, l’indicazione a effettuare un prelievo ematico.
La sala mostrata in foto non è quella che in cui la paziente è stata accompagnata dopo la visita; era stata, infatti, prevista la permanenza presso la sala dell’Osservazione Temporanea, dove sono presenti sedie, un divanetto e alcuni giochi. È stata una scelta autonoma quella di rimanere nell’area triage.
Questa nostra riflessione ha l’obiettivo di essere costruttiva, evidenziando una piena apertura al dialogo e al confronto perché siamo pienamente consapevoli dei sentimenti di angoscia che possono caratterizzare i momenti vissuti al pronto soccorso, specie con un minore. Tuttavia è importante ricordare che il nostro Pronto Soccorso pediatrico resta il principale punto di riferimento per la città ed è solo operando con serenità, supportati dalla fiducia delle famiglie, che potremo continuare a fare bene il nostro lavoro. Sempre, in scienza e coscienza, nell’esclusivo interesse dei nostri piccoli pazienti.
Il Personale Medico e Infermieristico del Pronto Soccorso Pediatrico dell’AOU G. Martino di Messina