cronaca

I lavori al Torrente Bisconte, Croce e i suoi “fratelli” dal giudice

Messina – Va al vaglio del giudice per l’udienza preliminare l’inchiesta sfociata negli arresti dell’ex consigliere comunale e responsabile della struttura regionale per dissesto Maurizio Croce. Dopo la chiusura delle indagini preliminari il trio di magistrati che si occupa del caso, ovvero Liliana Todaro, Antonio Carchietti e Marco Accolla, ha chiesto il rinvio a giudizio di tutti gli indagati. E c’è già la data dell’udienza preliminare, fissata dalla Gup Simona Finocchiaro per il prossimo 1 luglio.

Tutti i nomi

Per quel giorno sono stati convocati in Tribunale, insieme a Croce, gli imprenditori Rosario Arcovito, Emanuele e Giuseppe Capizzi, Giovanni Pino, Davide Tommaso Spitaleri, gli autotrasportatori Francesco Di Maio, Giuseppe Vaccarino e Francesco Mazzeo, il braccio destro di Croce, Francesco Vazzana e Giovanni “Enzo” Cucchiara, citato quale responsabile della sicurezza del Verdura Resort di Sciacca, infine Rossella Venuti, la segretaria di Croce alla struttura per dissesto, e l’ex dirigente del Comune di Messina Giovanni Cortese.

Il ruolo delle società di Capizzi, no al commissariamento

Citata anche come persone giuridiche la società di Capizzi, la Scs costruzioni edili. La società che si era aggiudicata i lavori a Bisconte era invece la Società stabile costruttori, sempre riferibile ai Capizzi. Per le due sigle, la Procura aveva chiesto al giudice per le indagini preliminari il commissariamento giudiziario, per consentire la prosecuzione dell’attività, ma il giudice ha rigettato la richiesta.

Per tutti gli indagati la Procura ha chiesto il processo per i reati ipotizzati alla fine degli accertamenti della Guardia di Finanza di Messina: corruzione, finanziamento illecito ai partiti, truffa e tentata truffa.

Nell’udienza saranno impegnati come difensori gli avvocati: Francesco Rosso, Nunzio Rosso, Carmelo Peluso, Pietro Pollicino, Fabrizio Biondo, Candido Bonaventura, Giuseppe Lo Presti, Corrado Rizzo, Giuseppe Piazza