MESSINA – Un campeggio a Marmora, un corteo da Piazza Cairoli e un grande concerto con diverse band messinesi per animare il centro cittadino. Il movimento No Ponte, senza liste di adesioni ma “aperto tutti coloro che vorranno partecipare”, torna nuovamente in piazza per manifestare il proprio dissenso non soltanto alla struttura, fortemente voluta dal governo attuale, ma soprattutto all’apertura dei cantieri, considerati una vera “invasione”.
“Partiremo da piazza Cairoli alle 18, ma in quei tre giorni, dall’11 al 13 ci saranno anche il campeggio a Marmora e poi il concerto finale – spiega Gino Sturniolo, figura storica del movimento No Ponte -. L’idea di far sbarcare i container qui per andare in Europa è infondata. Ma è solo una delle tante. Un’altra è il ponte green: basta guardare l’impronta climatica del raddoppio ferroviario Fiumefreddo – Taormina. E poi i famosi centomila posti di lavoro, come si faranno? I posti di lavoro reali sarebbero alcuni migliaia”. Sturniolo prosegue: “Soprattutto nessuno viene mai a chiederci come la pensiamo. Per avere attenzione abbiamo portato 3 mila persone in piazza. La nostra lotta è estremamente dura, ma vogliamo scongiurare che i lavori inizino. Tutto questo mentre siamo incastrati tra due emergenze, quella incendi e quella che rischia di esserci, relativamente alle frane. Il referendum? La domanda da fare a siciliani e calabresi è cosa farebbero con 14 miliardi di euro, se il ponte o infrastrutture, ospedali, scuole, autostrade.”
Al suo fianco anche Peppe Marra della rete No Ponte calabrese: “Paura? Sicuramente sì. Abbiamo davanti un governo che ha deciso di usare 7 milioni solo per fare propaganda sul Ponte. Ora abbiamo la necessità anche di dimostrare che le due sponde sono unite non dall’infrastruttura ma dall’idea di un futuro sostenibile da costruire insieme. Saremo anche noi in piazza”. Da Piazza Cairoli si percorrerà il Viale San Martino, poi via Nino Bixio, la Cesare Battisti, il Viale Garibaldi, e si finirà di fronte al Municipio dove ci sarà anche concerto post corteo con tanti artisti locali.
Il movimento ringrazia “anche l’Atm che ci ha assicurato un rinforzo della linea 32 per il corteo. Non ci saranno liste di adesioni, perché il corteo sarà di tutti. Il microfono sarà aperto a tutti”. Federico Alagna: “Il corteo del 12 non sarà l’ultimo ma sarà fondamentale come quelli precedenti. Siamo tutti vittime di narrazioni fuorvianti, come quella che ci mostra come una nicchia escludente. Non è vero, questo percorso fisico è più ampio ed è profondamente inclusivo. La diversità ci arricchisce, ma il nostro perimetro è chiaro e noi abbiamo deciso da che parte stare”.