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I ragazzi dell’ istituto Pugliatti di Taormina e Furci impegnati nel progetto legalità

FURCI SICULO – L’Istituto Pugliatti di Taormina, con sede associata a Furci Siculo, ha preso parte ad un importante appuntamento legato al Progetto Legalità. Il programma ha previsto la visione del film Sicilian Ghost Story a cui è seguito l’ incontro in videoconferenza con il magistrato Nello Stabile, moderato dal critico cinematografico Serafino Murri e curato da Federica Perri. L’evento è stato organizzato dall’Anec con l’ausilio della piattaforma Mio Cinema, con il sostegno Miur e Mibact.

Cento studenti dell’Istituto Pugliatti di Taormina con gallievi della sede associata di Furci Siculo, hanno seguito il film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con particolare interesse sapendo che si trattava di una storia vera, ispirata alla tragica vicenda di Giuseppe di Matteo, figlio del pentito di mafia Santino, che venne rapito nel 1993, per volere di Giovanni Brusca e sciolto nell’acido dopo 779 giorni di prigionia. Una storia che ha sconvolto e che sconvolge ma che in questo film, presentato al Festival di Cannes nel 2018 dai due autori siciliani, viene raccontata sullo sfondo di un amore adolescenziale, che mescola il crudo realismo con elementi fiabeschi. Dopo il film si è svolto l’incontro-dibattito con il Magistrato Nello Stabile, esperto di criminalità organizzata, che ha affrontato il difficile tema della mafia avvicinandosi agli studenti con parole cariche di energia e passione per un lavoro che rappresenta anche una missione.

Il magistrato ha esortato i ragazzi a prendere coscienza che i processi di trasformazione di una società sono lenti e vanno coltivati, ma che vale la pena impegnarsi, sottolineando come: “Questa manifestazione, dà fiducia perché è il segno che l’attenzione è sempre alta e gli studenti che hanno partecipato con domande e riflessioni al dibattito, sono il filo che lega le istituzioni che mirano alla giustizia e la formazione di una coscienza sociale che crede nel baluardo della legalità.”

Stabile ha fatto inoltre riferimento alle stagioni dello stragismo, mostrando come oggi il mercato della criminalità non richieda più gesti eclatanti, ma operi con modalità differenti e più nascoste.

La visione del film e il dibattito seguente hanno visto i ragazzi fortemente interessati e partecipi in una serie di interrogativi e riflessioni personali.