Furci. Rifiuti in aumento a dismisura nei cassonetti, ordinanza del sindaco: multe ai non residenti

Aumentano a dismisura i rifiuti nei cassonetti dislocati nel perimetro urbano del Comune di Furci Siculo. E l’Amministrazione comunale si trova costretta a correre ai ripari, in un momento in cui dalla Regione si chiede di ridurre il conferimento in discarica dell’indifferenziata. Il fenomeno è emerso all’inizio dell’estate e c’è chi sostiene che sia collegato all’avvio della raccolta differenziata nel vicino Comune di S. Teresa di Riva.

L’Amministrazione furcese ha fatto un monitoraggio dell’immondizia raccolta negli ultimi mesi, paragonando il peso a quello registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Da indiscrezioni si è appreso che la differenza è notevole. Ma si attende il dato ufficiale. Intanto il sindaco, Sebastiano Foti, ha firmato un’ordinanza con la quale viene disposto “il divieto assoluto di conferimento di qualsiasi tipo di rifiuto e con qualsiasi modalità da parte di coloro che non sono residenti, di operatori economici produttivi che non hanno propria attività nel Comune di Furci Siculo e da parte di chi non è soggetto passivo della tassa sui rifiuti solidi urbani (la Tari)”. E’ prevista una sanzione amministrativa da 300 a 3mila euro.

“E’ stato accertato che, in particolare in alcune zone periferiche e di transito del territorio comunale – spiega il sindaco Foti – vengono conferiti rifiuti nei contenitori o l’abbandono al suolo da parte di non residenti e di operatori economici produttivi che non hanno propria attività nel Comune di Furci, determinando un accresciuto volume di rifiuti da gestire e il conseguente aumento dei costi per il servizio di igiene urbana, nonché situazioni di degrado igienico-sanitario. Il tutto – prosegue il sindaco – comporta un aggravio della Tari in ragione dell’aumento dei consti di conferimento del materiale indifferenziato in discarica, come già riscontrato”. Sarebbe opportuno che i sindaci del comprensorio si incontrassero per affrontare il problema in sinergia e trovare una strategia condivisa per debellare il fenomeno.

Carmelo Caspanello