Una storia lunga 150 anni è quella di Caffè Barbera che grazie alla passione, alla tenacia e alla capacità della famiglia Barbera, giunta ormai alla sua sesta generazione, dal 1870 rende il caffè un vero microcosmo e porta grande onore alla nostra cultura, sostenendo sempre, sin da quando era solo una piccola attività di torrefazione, il legame con il suo territorio e i suoi consumatori.
Accomunato da questa stessa grande passione, dalla tenacia, dalla capacità e dallo stretto sodalizio con i suoi cittadini è il Centro Clinico NeMO Sud che, dalla sua apertura nel 2013, ha accolto quasi 4000 persone, provenienti principalmente da Sicilia e Calabria, affette da malattie neuromuscolari quali la SLA, la SMA e le distrofie muscolari, raccogliendo incredibili risultati.
Oggi, in occasione del 150° compleanno di Caffè Barbera, queste due realtà, apparentemente differenti ma legate da un comune sentire, si uniscono per la vicendevole voglia di difendere e diffondere la cultura del dono, presente nella nostra città ma bisognosa di essere sempre incentivata. E lo fanno tramite uno strumento incredibile: l’arte.
È da quasi 19 anni, dall’incontro tra Antonio Barbera e il maestro Ranieri Wanderlingh, che la famiglia Barbera ha voluto celebrare il suo amore per l’arte tramite un connubio perfetto tra questa e il caffè, con quadri, tazzine e calendari d’autore interamente ispirati all’aroma, al gusto e alle qualità del Caffè Barbera.
È, infatti, lo speciale calendario Arte&Caffè 2020 a sposare la causa di NeMO Sud e sostenere il Centro.
Il maestro Ranieri Wanderlingh che ha coordinato il tutto, Ugo Nespolo tra i più famosi artisti contemporanei, Eugenio Vanfiori, Daniela D’Andrea, Ignazio Morello, Francesco Campanoni, Antonello Blandi, Gianluca Lo Surdo, Francesca Fulci, Francesco Musante, Costanza Favero, Lelio Bonaccorso e Giuseppe Lisciotto sono i tredici artisti che hanno firmato il calendario con una loro opera originale e una frase dedicata proprio ai 150 anni dell’azienda. A curarne la stesura sono Antonio e Alessandra Barbera; la critica è di Giovanna Famà; suoi anche i testi insieme ad Emilio Pintaldi; per la stampa Giovanni e Alessandro Faccini.
Il calendario è stato presentato al Ristorante Parametro e, spiega Emilio Pintaldi, sarà disponibile nelle migliori librerie di Messina e in alcuni grossi esercizi commerciali dove sarà attivata la raccolta di fondi e sarà consegnato a chi donerà almeno dieci euro. L’entità dell’offerta in favore del centro sarà naturalmente lasciata al buon cuore dei messinesi.
Vittorio Barbera ricorda la storia della nascita del calendario che, da quasi vent’anni ormai, è divenuto un simbolo del donare, estremamente richiesto: “ogni anno riusciamo a superare le aspettative, a migliorarci, facendo incontrare la nostra cultura del caffè con quella artistica che amiamo e con la cultura del dono, perciò non potremmo essere più felici di ritrovarci con la nostra amica Letizia Bucalo e NeMO che tanto fa per la città. Io con le mie sorelle Federica e Alessandra e le mie cugine siamo la sesta generazione dei Barbera e continuiamo a stare qui, a vivere qui, a credere fortemente nella nostra città”.
È proprio la voglia di donare a trovarsi alla base dell’iniziativa ed è questa stessa voglia di donare ad aver reso Caffè Barbera il primo sostenitore di NeMO Sud, come racconta Letizia Bucalo. “Antonio Barbera è stato il primo a sostenerci. Ormai quasi 7 anni fa ha passato un’intera mattinata al Centro, ha conosciuto tutti, e la sera stessa ha deciso di aiutarci; ha messo il primo fondamentale mattoncino per una partnership che ci ha portato a tantissimi traguardi. Caffè Barbera ha toccato con mano il nostro impegno, è per noi un piacere enorme onorarlo. E in questo modo, oggi, per la prima volta a Messina parliamo della cultura del dono, presente ma difficile da comprendere; donare restituisce molto di più e non è una frase fatta, è il cuore della cultura di NeMO, noi vogliamo restituire bene e bellezza”.
L’idea di unire l’arte ad attività di altro genere, adesso di fortissimo interesse, è stata un primato del Caffè Barbera, molto in anticipo sui tempi, grazie a questa iniziativa vincente, per la quale, afferma la critica d’arte Giovanna Famà, sarebbe bello organizzare una mostra che presenti tutte le diverse proposte di questi anni. “Nel 2006 sono stata coinvolta nel progetto che accolsi con entusiasmo, condividendone in pieno lo spirito. È un’opera d’alta qualità, che si supera ancora di più in occasione del 150esimo compleanno, un’antologia di artisti e opere che documentano il percorso indicato dall’azienda in maniera libera e davvero straordinaria. Siamo riusciti a renderlo un oggetto intellettualmente ricercato, un dono davvero prezioso”.
Ranieri Wanderlingh ha coordinato tutti gli artisti: “collaboro da 19 anni con Antonio per tutte le iniziative artistiche, sono lavori di massima qualità, la stessa del loro incredibile caffè. Il vero spirito della nostra iniziativa artistica è quello filantropico, per nulla commerciale e di moda; è la passione per l’arte contemporanea e la voglia di promuovere gli artisti; il desiderio di dialogare e rapportarsi nel sociale, tramite questo veicolo d’opinione unico che è l’arte e con un valore etico che ne raddoppia il pregio” afferma.
Una grande festa per questi 150 anni di innovazione, qualità e prestigio, cui è invitato chiunque voglia, apprezzando l’arte, fare del bene e sentirsi bene prima di tutto.