Il caso della Piscina Cappuccini finisce ancora una volta sotto la lente di ingrandimento di un consigliere comunale. A chiedere chiarezza è il capogruppo del gruppo misto, Salvatore Sorbello, che ha deciso di scrivere al sindaco Cateno De Luca per capire che cosa ha fatto il Comune per risolvere la questione che ha creato immani disagi alle società sportive per quei prezzi schizzati alle stelle.
E poi c’è un nome su cui Sorbello vorrebbe dei chiarimenti: quello di Felice Genovese che è presidente della società che gestisce la Piscina Cappuccini, e che ha un grosso debito con il Comune, e allo stesso tempo anche presidente dei Revisori dei Conti dell’Atm, quindi dell’azienda speciale dello stesso Comune.
Sorbello parla di una situazione di assoluta incertezza che si registra con riferimento ai numerosi solleciti mossi per avere notizie sulla particolare vicenda della Piscina Cappuccini, che vede il Comune di Messina essere creditore per un debito consistente pari a circa 480mila euro. Lo certifica la transazione stipulata proprio con Felice Genovese, che al contempo svolgeva e svolge le funzioni di presidente del Collegio dei Revisori dei Conti di Atm e presidente della società che gestisce la Piscina Cappuccini.
Per Sorbello tale rilievo non è secondario all’aspetto importantissimo che i prezzi sono aumentati da 60 euro mensili a ben 360 euro mensili, costringendo a cambiare sport o ad allenarsi in strutture di Provincia a pezzi più accessibili nonostante il costo del viaggio.
Il consigliere ricorda che gli stessi chiarimenti era stati chiesti anche in aula durante il dibattitto sul Salva Messina, quando era stato suggerito di approfondire tramite l’Avvocatura Comunale la valenza dell’atto transattivo ritenuto svantaggioso per il Comune ed in ogni caso fatto in posizione discutibile da chi si trova in una doppia veste nei confronti del Comune.