Politica

Il caso Castelli, le strategie di De Luca danneggiano Basile

di Marco Olivieri

MESSINA – La Giunta Basile e le nomine senza innovazione a causa delle strategie del leader Cateno De Luca. Il problema è la regia politica del capo di Sud chiama Nord. Com’era prevedibile, il risiko di De Luca mette in difficoltà il sindaco Federico Basile. Il “rimpastino” di Giunta e partecipate senza una vera attenzione alle esigenze amministrative della Giunta; le nomine discusse delle tre esperte per i progetti di coesione (le ex Amam Loredana Bonasera e Alessandra Franza e l’architetta Paola Lombardo); poi il caso Castelli alla Città metropolitana.

La nomina di fine anno della presidente di Sud chiama Nord come capo di gabinetto è saltata. E diventa consulente di Federico Basile, con un incarico di 47.000 euro annuali, in modo da avere quella flessibilità necessaria per svolgere attività politica. Da lì gli attacchi della senatrice Dafne Musolino (“Risorse pubbliche per finalità politiche”), del Partito democratico e del movimento RispettaMessina alla rimodulazione dell’incarico. Come risposta alla senatrice, oltre alla nota del sindaco Basile, è intervenuto ieri da Taormina (in diretta Facebook) De Luca, con al suo fianco il direttore generale della Città metropolitana Giuseppe Campagna.

De Luca replica alla senatrice Musolino ma il vero tema è politico

Subito dopo aver lanciato la nuova iniziativa itinerante di Sud chiama Nord, l’8 febbraio a Palermo, il sindaco di Taormina e deputato regionale ha dichiarato, con stoccate dirette alla sua ex assessora Dafne Musolino: “Al di là di essere la presidente di ScN, e noi ne siamo orgogliosi, Laura Castelli è stata per cinque anni viceministra dell’Economia (“con un curriculum di tutto rispetto”, ha aggiunto Campagna, n.d.r.). Non campa di politica e ci ha anche sostenuto economicamente. Hanno sbagliato pure gli importi. Si tratta di una professionista che è stata viceministra con tre governi diversi”. E con ironia, rispetto alle osservazioni normative della senatrice, ha aggiunto: “Può essere che Rossana Carrubba, segretaria generale della Città metropolitana, abbia fatto un errore del genere?”.

In ogni caso, il vero tema è politico e il piccolo pasticcio del caso Castelli è solo la spia, l’ennesima, di un lavoro di partito che affatica la Giunta Basile e ora pure la Città metropolitana. Con il crollo delle illusioni di giocare da solo la carta politica regionale, e con la virata verso destra, De Luca muove le mosse in funzione degli scenari dei prossimi anni. Quello che sembra sacrificata, in questa fase, è la necessaria attenzione all’attività amministrativa messinese.

Basile in attesa di una svolta e i segnali da non sottovalutare

Basile riuscirà a imprimere comunque una svolta rispetto a questa fase problematica? Molto dipenderà dalla necessaria riorganizzazione della macchina comunale e dei servizi. Le nuvole di questi giorni, però, sono un segnale da non sottovalutare.