MESSINA – Da lunedì notte, quando l’aula ha vissuto la lunghissima sessione di lavori in cui si è arrivati all’elezione di due vicepresidenti d’opposizione, entrambi di area di centrodestra, il consiglio comunale è in fibrillazione. Da una parte, la consacrazione del peso sempre maggiore delle opposizioni, compatte nell’assegnare i ruoli di vicario e di supplente a Mirko Cantello (Lega) e Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia), ha portato al botta e risposta tra il centrodestra e le liste collegate a Basile. Ma dall’altra, c’è un “problema” ancora più serio da affrontare: quello della decadenza di Maurizio Croce.
L’ex candidato sindaco, passato diverse settimane fa a Forza Italia, torna a essere il protagonista delle polemiche. E così, dopo aver vinto la battaglia sull’incompatibilità, con il parere positivo dell’Anac, ora gli attacchi arrivano sulle presenze in consiglio. Ma stavolta a dare man forte a chi lo critica, chiedendone la decadenza, ci sono i numeri, che già il consigliere Pippo Trischitta, capogruppo di “Con De Luca per Basile”, ha sciorinato in aula. Delle 134 sedute complessive del consiglio, Croce ha partecipato in 8 occasioni. E per quanto riguarda le commissioni, non ha mai partecipato.
Ma Trischitta è andato oltre e ha evidenziato come esista la possibilità di far decadere un consigliere in caso di sei assenze consecutive senza giustificazione. E il consigliere, lunedì scorso, ha dichiarato: “Croce lo è stato il 12 ottobre 2023, il 16 ottobre 2023, il 17 ottobre, il 19 ottobre, il 23 ottobre, il 31 ottobre”. Poi ha chiesto alla segretaria Rossana Carrubba come si dovesse procedere e lei ha spiegato che non si tratta di una decadenza d’ufficio ma che “la decisione è rimessa al consiglio comunale”. E da lì si arriva al nuovo capitolo della saga. Il presidente del consiglio, Nello Pergolizzi, si sarebbe già attivato per predisporre la delibera per la decadenza, scrivendo anche alla prefetta Cosima Di Stani.
E Croce? L’ex candidato sindaco, oggi esponente di Forza Italia e commissario straordinario contro il dissesto idrogeologico, non è sembrato turbato dalla vicenda, tanto da non aver risposto ufficialmente in aula al microfono e da aver regolarmente votato al fianco delle opposizioni. La partita è tutta da giocare e ad attendere sono sia Alessandro Russo in quota centrosinistra (candidato un anno e mezzo fa con la lista De Domenico sindaco), sia Sebastiano Tamà, dal fronte centrodestra. In caso di decadenza sarebbe uno di loro a subentrare.