Politica

Il caso giurati over 65 arriva al Governo: “Ministro intervenga”

MESSINA – La richiesta è della senatrice messinese Dafne Musolino: il Ministro della Giustizia intervenga per mettere un freno ai rischi a cascata del caso delle sentenze annullate per i giurati over 65, nato proprio tra Messina e Palermo.

Dopo la scarcerazione del così detto untore di Aids la Musolino ha preparato una interrogazione parlamentare al Guardasigilli Carlo Nordio, mirando ad una interpretazione autentica della legge per “raddrizzare” quelle che secondo la parlamentare sono delle storture interpretative. L’interrogazione è siglata anche dai parlamentari autonomisti Julia Unterberg e Spagnoli, e fa riferimento ai casi della condanna annullata a Messina, l’analogo caso palermitano, maturato proprio gli ultimi giorni del processo messinese sul caso di Aids, e al rischio presentatosi anche per il femminicidio di Lorena Quaranta.

Per i parlamentari firmatari si tratta di una errata interpretazione della normativa, che i giudici messinesi hanno applicato rifacendosi ad una sentenza del 1998, anch’essa basata su una interpretazione errata.

La Musolino cita infatti i lavori parlamentari che hanno portato all’adozione della normativa sui requisiti per la composizione della giuria popolare nelle Corti d’assise. Le dichiarazioni dei parlamentari, si spiega nell’interrogazione, fanno propendere per una interpretazione che “salva” la pronuncia dei giudici, anche a 65 anni compiuti, se intervengono in una fase diversa dalla formazione della giuria, prima o dopo che sia.

Fermo restando il diritto di tutti, anche imputati e condannati, ad un giusto processo ed a utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dal nostro ordinamento per esercitare il diritto di difesa, spiegano i tre parlamentari, è urgente un intervento del Ministro per evitare che casi come quello messinese di oggi si verifichino un’altra volta.