Politica

Il caso Saitta, boomerang leghista sull’inopportunità politica

di Marco Olivieri

MESSINA – Tutte le volte che il centrodestra solleva un caso simil conflitto d’interessi, viene in mente l’annosa vicenda di Berlusconi. Per anni si è fatto finta di non vedere le vere situazioni d’incompatibilità. Ma questa è ormai storia. Nel caso specifico, la Lega per Salvini premier – Sicilia, che ha come commissario il senatore Nino Germanà, non parla di conflitto d’interessi, bensì di “inopportunità politica“.

Questa in sintesi la posizione leghista: “Il professor Antonio Saitta, noto costituzionalista e pro rettore dell’Università di Messina, ha predisposto il ricorso alla Consulta contro la legge sull’Autonomia differenziata su incarico della presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde (M5S). Al di là dell’apprezzabile competenza giuridica, l’attivismo ideologico del professor Saitta lo ha già visto protagonista nei mesi scorsi di ripetute dichiarazioni contro il Ponte sullo Stretto. Siamo perplessi di fronte ad un rappresentante di una nobile istituzione come l’ateneo di Messina e dal quale ci si aspetterebbe terzietà, che invece si schiera politicamente su più tematiche e, nel caso del regionalismo differenziato, si faccia parte attiva di una posizione chiaramente di parte. Riteniamo inoltre inopportuno che il professor Saitta rilasci esternazioni fortemente no pontiste confondendo i ruoli di pro rettore, di avvocato amministrativista di un noto studio legale al quale possono rivolgersi gli espropriandi e di presidente di lungo corso del Pd di Messina”.

Non c’è alcuna inopportunità politica: si può essere prorettori ed essere no ponte (e anche il contrario)

In realtà, non esiste alcuna inopportunità politica, come ha confermato la rettrice di UniMe Giovanna Spatari. Saitta può svolgere il suo ruolo di prorettore con mandato a occuparsi dell’organizzazione amministrativa. E, nello stesso tempo, dedicare il proprio impegno civile e professionale in ambiti non graditi alla Lega. Così come ci saranno e, ci sono, docenti, potenzialmente con incarichi di vertice, pro ponte. Ad esempio il professore Michele Limosani, componente del Senato accademico, è favorevole alla realizzazione della grande opera.

Un boomerang politico in salsa leghista

Siccome i casi di inopportunità esistono, lasciamoli sollevare quando ci sono le condizioni etiche, professionali e politiche. Qui, invece, c’è solo un’opinione differente rispetto a quella governativa. E ciò non deve costituire oggetto di scandalo.

Il risultato della polemica? Un boomerang politico per la Lega in salsa siciliana. Su tutte le questioni che poteva mettere in campo, la presunta incompatibilità del professore Saitta non occupa nemmeno i primi 100 posti nella classifica delle preoccupazioni dei messinesi. Ed è davvero notevole avere affrontato il tema in un comunicato di fine agosto, tra un commento e l’altro. Con al centro, sempre, l’agognato ponte.