Se la solidarietà passa per l’arte c’è lo zampino del Cirs. E’ stato così anche a Taobuk 2019, che ha visto l’associazione, attiva nell’accoglienza e il reinserimento sociale di donne maltrattate, protagonista di un evento che ha emozionato e coinvolto gli spettatori, “Dieci ragazze in cerca d’autore.
La firma è dell’architetto Renato Arrigo, che ha messo in scena la storia delle ospiti del Cirs in una performance a metà tra il flash mob e la tragedia greca. Lungo le stradine di una Taormina affollata, cinque attrici hanno camminato, da diversi punti della cittadina, in solitaria tra i turisti impegnati a fare shopping. Piangevano, si contorcevano, avanzavano come in tranche. Qualcuno le ignorava, qualcun altro, pochi a dire il vero, preoccupato si avvicinava a porgere aiuto. I più le hanno osservate incuriosire sfilare e solo una volta oltrepassate osservavano la dicitura sulla maglietta “non guardarmi dietro, guardami le spalle”.
Con una sensibilità non comune agli artisti, Renato Arrigo è riuscito ad accostare le ospiti delle strutture gestite dal Cirs, donne vittime di violenza che hanno trovato, insieme ai figli, nell’associazione una nuova casa, una famiglia, un lavoro, il riscatto in una nuova vita. Ha raccolto la loro storia, senza alcun altro filtro se non quello di nomi di fantasia, lo ha messo in scena affidandolo alla bravura ed alla fisicità delle attrici, le ha messe a contatto con gli spettatori che all’evento erano stati invitati ma anche con quelli che spettatori non sapevano che lo sarebbero stati, e sono rimasti coinvolti nel flash mob lungo il centro di Taormina. Tutte – Patrizia Causarano, Chiara Barraci, Antonella Gargano e Angela Cristina Oteri, poi sono arrivate a Palazzo Duchi di Santo Stefano, dove la presidente del Cirs Maria Celeste Celi ha svelato tutto.
“Grazie a Renato Arrigo, che è anche volontario Cirs, la solidarietà è diventata arte ed è entrata degnamente in Taobuk. Grazie ad Antonella Ferrara, che ci ha voluto ed ospitato, al sindaco Mario Bolognari e a Massimo Russotti di Rg Naxos Hotel, dove alcune delle nostre ospiti cominceranno il loro nuovo percorso di vita.” La struttura alberghiera di Giardini Naxos, infatti, ha attivato sei borse lavoro che vedrà impegnate le donne del Cirs a cimentarsi con la cucina e il catering di alto livello.
“Tra i diversi progetti di inserimento lavorativo proposti in questi anni – ha spiegato infatti Maria Celeste Celi – quello legato alla cucina, con la piccola società di catering che abbiamo creato – si è rivelato il più efficace a livello terapeutico. Impegnandosi in cucina, le donne guarivano. Da accolte, hanno cominciato ad accogliere, a prendersi cura anche loro degli altri, come fa chi cucina, e sono guarite. “
Nasce così Cook Therapy, un libro che accosta le ricette proposte da 10 ospiti della casa famiglia alle loro storie. Anche questo, un modo per raccontare. E per aiutare il Cirs. Perché il ricavato delle offerte per il ricettario andrà a sostegno della struttura di via Monsignor Bruno a Messina.
Durante la presentazione del libro c’è stato ancora spazio per il colpo di scena teatrale: un bravissimo Lelio Naccari,tra i più promettenti attori professionisti messinesi, ha fatto irruzione tra gli spettatori, urlando a gran voce di smetterla, strattonando le attrici, spingendole a terra. Tutti hanno reagito a gran forza per difenderle, urlando all’uomo violento “basta!”.