MESSINA – Una tempesta politica. In una nota urgente, il Pd mette in discussione la gestione del personale e le assunzioni del 2024, da parte del Comune di Messina, di otto funzionari, sei assegnati agli uffici. Nel caso del comandante Giardina, altra nomina tirata in ballo nella nota, dovrebbe valere una normativa speciale legata alla polizia locale. Comunque il gruppo consiliare – composto da Felice Calabrò, Antonella Russo e Alessandro Russo – scrive così al sindaco Basile, alla segretaria Carrubba e al direttore generale Puccio: “Dopo il 30 aprile, senza l’approvazione del rendiconto 2023 nel termine stabilito, il Comune come ha potuto procedere alle assunzioni? Non le poteva fare”. I tre consiglieri chiedono sul tema la convocazione di una commissione alla competente Commissione consiliare e valutano “le ulteriori iniziative da intraprendere a tutela del Comune di Messina”.
Preoccupazione è stata espressa pure da Fp (Funzione pubblica) Cgil, con i segretari Francesco Fucile e Giuseppe Previti, rispettivamente segretario generale e segretario provinciale.
Dato che doveva essere approvato entro quella data il rendiconto di gestione, ma il bilancio consuntivo non era ancora arrivato in Consiglio comunale per l’iter in vista dell’approvazione, è stato necessario infatti l’arrivo a Palazzo Zanca del commissario ad acta Mario Teresi. Scrivono ora i tre esponenti del Partito democratico: “Manifestiamo le nostre perplessità in ordine alle assunzioni eseguite da quest’amministrazione successivamente al 30 aprile. Invero, da sempre questo gruppo consiliare ha manifestato forti dubbi in ordine alla gestione del personale comunale da parte e dell’amministrazione precedente e dell’attuale. Tuttavia, mai avremmo immaginato di dover assistere a situazioni paradossali come quelle attuali, in cui veramente la realtà (davvero grottesca) ha di gran lunga superato la fantasia (anche la più assurda). Com’è ampiamente noto (o meglio come dovrebbe essere noto) a tutti gli addetti ai lavori, in virtù della vigente normativa (art. 9, comma 1-quinques, D.L. 113/2016), le pubbliche amministrazioni, che non hanno approvato i documenti contabili nei termini prescritti, non possono procedere a nuove assunzioni. Tale divieto, assoluto, permane fino alla data di effettiva approvazione”.
Continua la nota: “Orbene, sembrerebbe che questo ente abbia provveduto ad assumere personale successivamente alla data del 30 aprile e ciò malgrado la mancata approvazione nel termine prescritto (ovvero 30 aprile 2024) del rendiconto 2023. Dall’esame di diversi provvedimenti amministrativi, abbiamo potuto appurare che il Comune di Messina ha assunto, contrattualizzato e assegnato ai vari dipartimenti sei unità di personale nel corso del mese di giugno 2024. Ha assunto, ma non ancora contrattualizzato (per la precisione, nei casi in esame, il contratto è stato sottoscritto solo dai dipendenti e deve essere ancora firmato dal dirigente competente) due unità di personale con decorrenza dall’1 luglio”.
E ancora: “In merito a queste due risorse, inoltre, abbiamo appreso che le medesime, sebbene non abbiano ancora ricevuto copia del contratto sottoscritto dal rappresentante dell’ente, sono state già dotate di relativo badge per la timbratura e sono in attesa della relativa assegnazione al dipartimento di competenza. Infine, ma non ultimo, l’amministrazione ha conferito l’incarico di direzione del Corpo di polizia municipale (sul reiterato uso del conferimento di incarichi dirigenziali ex art. 110, ovvero gli incarichi esterni, ci riserviamo un approfondimento). La realtà appalesa i macroscopici errori commessi nella gestione del personale comunale, la cui responsabilità, evidentemente, non potrà essere scaricata, com’è costume ed uso nel bel Paese, addosso ai singoli funzionari. Semplici esecutori di disposizioni impartite dai vertici amministrativi, i quali dovranno, per contro, unitamente al vertice politico dell’ente, rispondere nelle opportune sedi, tenendo indenne l’ente locale da qualsivoglia nocumento”.
Abbiamo contattato il sindaco per un’eventuale replica o precisazione.
Ecco i quesiti posti invece dalla Fp Cgil: il ragioniere generale ha comunicato a tutti gli uffici comunali che in assenza dell’approvazione del consuntivo 2023 non si potevano fare assunzioni? Il direttore generale non era a conoscenza che il rendiconto 2023 non risulta a tutt’oggi approvato? La segretaria generale, che ha assegnato ai Dipartimenti il personale assunto 1 e 4 giugno2024, compreso il dipendente in comando, come mai non ha bloccato tutto? I dipendenti dell’ufficio preposti all’assunzione hanno ricevuto direttive in merito alla mancata approvazione del consuntivo 2023?