Lavoro

Sciopero Atm, i lavoratori scrivono al sindaco: “Il servizio funziona anche grazie a noi”

MESSINA – Per il conflitto con l’azienda Atm, i sindacati Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl e Orsa sostengono una lettera aperta dei dipendenti rivolta al sindaco di Messina Federico Basile. Una lettera approvata all’unanimità dalla base dei lavoratori in assemblea. Nel testo si denuncia un clima punitivo e si mette in evidenza che, se l’Atm sta ottenendo risultati importanti, lo si deve anche ai lavoratori. Martedì 13 dicembre sono previste quattro ore di sciopero, dalle 16 alle 20. Il secondo sciopero in un conflitto che non tende a ridimensionarsi.

In questo periodo si è registrata una dura replica dell’azienda.

La lettera aperta al sindaco

“Signor sindaco, sicuramente sarà al corrente della vertenza in atto in Atm Spa che ormai ha assunto i
connotati dello scontro frontale fra dipendenti e Direzione Aziendale. La triste vicenda continua a consumarsi con comunicati di reciproca accusa fra i nostri sindacati e il management aziendale, gli scioperi si susseguono e noi siamo sottoposti a una sorta di caccia all’uomo pretestuosa, tesa a dimostrare una nostra presunta inefficienza per giustificare la gestione del personale che sin dal primo momento si è rivelata immotivatamente autoritaria, provocatoria, compressiva dei diritti e lesiva della dignità.

L’efficienza del servizio che la direzione aziendale propaganda giornalmente negli organi di stampa, non può essere posta a compensazione del trattamento da caserma punitiva che subiamo giornalmente sul posto di lavoro. Se il servizio funziona non è solo merito dello staff dirigenziale, è anche frutto del nostro impegno, della serietà e della professionalità con cui svolgiamo il nostro lavoro e delle notevoli sovvenzioni di cui può disporre Atm grazie ai sacrifici economici dei cittadini messinesi, delle nostre famiglie messinesi, che oltre ai nostri stipendi pagano anche quelli recentemente aumentati del Consiglio di amministrazione.

“Scioperiamo per il rispetto della nostra dignità”

Non scioperiamo per chiedere aumenti di salario, privilegi o trattamenti di comodo, stiamo protestando per il rispetto della nostra dignità, contro le centinaia di sanzioni disciplinari pretestuose che non hanno eguali nel resto d’Italia, contro le richieste di risarcimento danni in unica soluzione, con tanto di messa in mora che ha già messo in ginocchio i bilanci familiari di molti colleghi. Protestiamo per il rispetto dei giovani ragazzi apprendisti, messi alla guida dei mezzi pubblici dopo un brevissimo affiancamento di facciata con i colleghi anziani, sottoposti come tutti noi allo straordinario obbligatorio, costretti a lavorare con la costante paura di non conferma del contratto a conclusione del periodo di apprendistato. Protestiamo per il diritto all’assistenza dei nostri familiari disabili garantito dalla legge 104, che l’azienda vorrebbe gestire secondo le proprie esigenze, trascurando le priorità degli infermi. Scioperiamo per il diritto alle ferie che la direzione concede a propria insindacabile scelta. Stiamo lottando contro un sistema dei provvedimenti disciplinari che consente all’azienda di essere accusatrice e giudice allo stesso momento.

Abbiamo scioperato per accendere i riflettori su un sistema degli avanzamenti di carriera in spregio alla professionalità e alla meritocrazia. Scioperiamo e continueremo a protestare per rivendicare garanzia di sicurezza per noi e per l’utenza e per denunciare l’azione denigratoria nei nostri confronti che ci espone giornalmente all’aggressione dell’utenza scalmanata. Signor sindaco, non siamo delinquenti, fannulloni, nostalgici o furbetti del cartellino come qualcuno ci descrive, siamo messinesi anche noi, lavoratori messinesi che reclamano solo il rispetto della loro dignità.

Lei è il primo cittadino, molti di noi l’hanno votata riponendo in lei la massima fiducia, domani è in programma la seconda azione di sciopero e già l’azienda si attrezza per farla fallire, a prescindere dal risultato che sarà sottoposto al solito balletto dei numeri da una parte e dall’altra, la invochiamo a dare ascolto al nostro grido d’allarme, l’intervento del sindaco vale più di 100 scioperi e 1000 tavoli di trattativa con i sindacati. Siamo messinesi anche noi, l’aspettiamo in azienda”.