MESSINA – Il Consiglio comunale ha approvato, nella tarda serata dell’1 giugno, la Tari secondo il disegno previsto dall’assessore Roberto Cicala (nella foto). Hanno votato a favore in diciotto: la maggioranza più La Fauci e Vaccarino di Ora Sicilia e Villari di Prima l’Italia. Il tutto dopo lo scontro sulle tre modifiche al regolamento del 14 marzo.
Ha sottolineato il sindaco Basile: “Lo spirito del piano tariffario 2023 assorbe l’unica novità, ovvero l’incremento del costo in discarica, e grazie al lavoro dell’assessore Cicala, con il tax gap, si è svolto un lavoro che ha consentito di non determinare incrementi della tassa sui rifiuti”. Poi è toccato allo stesso Cicala illustrare la sua strategia e le scelte compiute.
Votati anche quattro emendamenti all’unanimità, compresi tre dei consiglieri del Partito democratico, Russo e Calabrò, che hanno ottenuto uno slittamento della rata: la prima rata dovrà essere pagata entro il 31 agosto (e non più il 31 luglio). La seconda rata andrà pagata entro il 30 novembre (e non il 31 ottobre), con il saldo sempre il 31 gennaio.
In generale, questo è stato un Consiglio di tregua in attesa che riesplodano le polemiche e i pareri giuridici post elezione di Pergolizzi alla presidenza del Consiglio.