cronaca

Il doping nelle palestre tra Villafranca e Messina, ecco la sentenza d’appello dell’operazione Bratislava

Tiene anche in secondo grado l’impianto accusatorio dell’operazione Bratislava, l’indagine della Polizia su un giro di anabolizzanti nelle palestre tra Messina e Villafranca risalente all’ottobre del 2015. Il processo si chiude in appello con 8 condanne e 2 sole assoluzioni parziali.

La Corte d’Appello di Messina ha scagionato Patrizia Mirabile e Simone Pellegrino, ha invece confermato le condanne emesse in primo grado nel 2020 per Mario Amato, Domenico Battaglia, Girolamo Grasso, Rosario Mesiti e Giuseppe Pellegrino. Attenuanti generiche per Viola Wender e Giovanni Radessich, con la conseguenza che la condanna “scende” ad un anno e mezzo. Stessa pena anche per Antonino Settimo, perché uno dei reati contestati è stato derubricato dai giudici.

Hanno difeso gli avvocati Nino Cacia, Salvatore Silvestro, Nino Cacia, Alfonso Maria Parisi, Alessandro Billè, Antonello Scordo, Roberto Materia, Cinzia Picciolo, Giuseppe La Face, Antonio Giliberti, Salvatore Visalli, Concetta Panarello, Diego Lanza, Pietro Giordano e Tommaso Calderone.

L’inchiesta nasce da una precedente indagine che la Squadra Mobile conduceva tra il 2013 e il 2015. Intercettando alcuni soggetti per altri fatti, gli investigatori “incappano” in uno smercio di anabolizzanti il cui commercio è vietato in Italia, utilizzate in almeno due palestre tra Messina e il centro alle porte della provincia tirrenica. Il blitz venne battezzato Bratislava perché uno degli indagati, ancora latitante, era residente in quella città.