Società

“Il Fagottino Solidale”: doni, sostegno e sorrisi a chi ne ha bisogno

S. TERESA – Il volontariato attivo de “Il Fagottino Solidale”, nato a S. Teresa di Riva su iniziativa di Veronica Diniz Nunes, ha completato il programma delle festività natalizie. Gli intensi preparativi e la cura dei contatti territoriali vecchi e nuovi hanno fatto in modo da rendere disponibili una gran quantità di regali solidali dedicati a chi passa momenti di sofferenza in corsia o nelle terapie intensive, quando le feste potrebbero essere un momento di criticità interiore. Grazie alla generosità di molti benefattori iscritti al gruppo, ma anche delle persone che si sono avvicinate per la prima volta durante le attività promozionali, organizzate a Furci Siculo in sinergia con la Pro Loco e l’associazione …e Berta Filava, si sono centrati e addirittura superati gli obiettivi prefissati.

Una buona quantità di doni alimentari (pandorini) e regali ha potuto raggiungere l’ospedale San Vincenzo di Taormina e il Policlinico di Messina, quasi tutte le pediatrie ospedaliere metropolitane messinesi, fino a strutture socioassistenziali della rete “Penelope”, case protette e diverse altre case famiglia parrocchiali e laiche. I colori sociali de “Il Fagottino Solidale”, dedicati all’aiuto spontaneo, gratuito ed inclusivo, hanno raccolto unanimi consensi ed allietato i cuori, facendo sorgere un sorriso in contesti in cui spesso è l’inizio della guarigione.

Due anni di “Fagottino Solidale”

Nato circa due anni fa, inizialmente per fini specifici e ristretti, ormai il “Fagottino Solidale” è un “brand” che è esploso di gioia nelle mani della amministratrice unica, Veronica Diniz Nunes, che ormai considera “fagottini” tutti i neonati che dall’agosto del 2021 vedono la luce utilizzando accessori e altro, raccolti attraverso appelli sui canali social. I numeri ormai parlano da soli: centinaia di famiglie iscritte, molti che operano sottotraccia, altri che provengono dalla rete di altre realtà similari (come lo Smista Usato) capaci di creare un ventaglio demografico di diverse migliaia di famiglie. Da lì è stato un crescendo: dal solo abbigliamento neonati, poi via via bimbi, ragazzi, mamme, papà, accessori,  piccole occupazioni, ricerca di tecnici, rinforzo didattico e altri settori che nascono sempre da una intuizione. Ci sono necessità che sembrano banali a chi non le vive (una famiglia che non ha il latte per i piccoli e il Fagottino si fa trovare sotto casa…) e altre complicate anche per chi la solidarietà dice di farla per mestiere, ma non per la squadra di Veronica, come i ricoveri in Tso di soggetti fragili e indigenti.