MESSINA – Lo avevamo detto che sarebbe stata una settimana particolare per l’Acr Messina, sette giorni decisivi perché tra Foggia e Juventus Next Gen in campo si intrecciavano le varie vicissitudini societarie. A partire dall’addio, adesso ufficializzato anche dalla società, del direttore sportivo Giuseppe Pavone che è in pole position per spostarsi da Messina a Trapani. Sulla panchina dei granata è arrivata intanto un’altra ex conoscenze peloritana, quell’Eziolino Capuano che tre anni non lasciò un grande ricordo in riva allo Stretto, giustificandosi coi problemi legati al Covid. Alcuni rumors davano quasi per certo che alla panchina trapanese mirasse anche l’attuale allenatore del Messina, Giacomo Modica.
L’altra questione che tiene banco nelle ultime ore è il mancato bonifico sui conti del notaio Silverio Magno per l’acquisizione da parte dell’Aad Invest Group dell’80% delle quote del Messina calcio. O almeno non è ancora arrivata una conferma in tal senso quindi, con il preliminare firmato che vedeva come data di scadenza il 15 dicembre prossimo, deduciamo che i soldi non siano ancora arrivati. L’indomani, il 16 dicembre, come sappiamo incombono le scadenze da onorare, pagare stipendi e quant’altro, pena la penalizzazione in classifica. Un impegno di cui filtra si farà carico ancora una volta l’attuale presidente Pietro Sciotto, quindi se il patron arriverà a dover mettere ancora mani lui al portafoglio significa che i nuovi acquirenti non sono stati di parola ed è un bruttissimo biglietto di presentazione.
Dai siti esteri belgi apprendiamo inoltre che il Deinze, squadra già acquisita dal gruppo di Doudou Cissè, dopo la penalizzazione e le successive garanzie del nuovo gruppo acquirente a saldare i debiti, sta andando verso il fallimento. Attesa in questi giorni la decisione del tribunale federale che dovrebbe estromettere il club dal campionato belga di seconda serie. Il percorso di acquisizione di vari club in tutta Europa partirebbe quindi con un fallimento e la seconda squadra che doveva entrare nella galassia di Aad Invest doveva essere il Messina.
L’ufficialità dell’addio del ds Pavone, nell’aria da ormai giorni con il dirigente assente alle ultime due partite, complica ulteriormente uno scenario già serio per il Messina. Tra qualche settimana infatti aprirà la sessione di mercato invernale e nel mercato di riparazione i biancoscudati dovranno ricorrerci, come tutti gli anni, per provare a mettere una toppa alla stagione. L’addio del ds, che era arrivato percepito come espressa volontà dell’allenatore Modica che già conosceva, è un duro colpo ad ambiente e soprattutto squadra. Saranno sicuramente sfiduciati i giocatori, visto che lo stesso Pavone si era definito un “genitore” che, parafrasiamo la sua conferenza stampa a Messina dopo la sconfitta di Avellino, “se le cose vanno bene, deve stare a guardare, se le cose vanno male deve intervenire”. Il suo addio, tra l’altro nel silenzio più assoluto in primis verso la stampa con cui voleva instaurare un rapporto franco e chiaro, è l’ennesimo brutto segnale in casa Messina.
Restando in riva allo Stretto invece il Messina non ha più ufficialmente figure di riferimento al di sotto del presidente, con l’allenatore che deve fare altro in società che non parla ad oggi con la stampa locale da 52 giorni. Ma soprattutto il Messina resta senza una figura autorizzata a fare mercato nella sessione imminente. Il direttore operativo Angelo Costa non è un mistero voglia intraprendere la carriera da direttore sportivo, ma al momento potrebbe non operare con pieni poteri. Quindi andrebbe trovata una figura che si assuma gli oneri di venire a Messina e operare ad direttore sportivo. Tutto questo in una situazione di classifica e di organico non certamente rosea e operare con budget, immaginiamo, limitato e addirittura nel bel mezzo di una possibile cessione e senza garanzie sul proseguimento del proprio rapporto di lavoro in città. Si naviga a vista o si vive alla giornata, per parafrasare un’espressione di Pavone in diretta Rai a Picerno.
In tutto questa confusione e incertezze il campionato va avanti e il Messina sabato pomeriggio si ritroverà a giocare a Biella contro la Juventus Next Gen. I bianconeri erano fanalino di coda del girone ma sono già in ripresa e distano adesso solo due punti dai biancoscudati. La squadra partirà venerdì in aereo da Catania, chissà con che emozioni leggendo le notizie che la riguardano. Tranne Re, alle prese con un fastidio muscolare, dovrebbero essere tutti presenti non essendoci squalificati, solo Manetta è diffidato. Anche la Juventus Next Gen non avrà defezioni imposte dal giudice sportivo nell’ultimo turno.
Ad arbitrare la sfida sarà Dario di Francesco della sezione di Ostia Lido, coadiuvato da Diego Spatrisano di Cesena e Paolo Cozzuto di Formia, quarto ufficiale Francesco Battistini di Lanciano. Due i precedenti del direttore di gara col Messina: la sfida casalinga con la Gelbison nell’ottobre 2022, vinta dagli ospiti per 1-0, e lo scorso marzo, nella passata stagione, il pari col Benevento per 1-1. Quest’anno ha arbitrato cinque volte nel girone C, ma mai la Juventus Next Gen o i biancoscudati.
Immagine in evidenza di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook dell’Acr Messina