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Il lago dei cigni al Mandanici

Il lago dei cigni, ancora oggi il più emozionante tra i balletti classici, sarà in scena il 19 gennaio alle ore 21:00 presso il Teatro Mandanici di Barcellona. In scena l’incanto delle coreografie e dei costumi di uno dei corpi di ballo più famosi al mondo.

La trama

La trama de Il lago dei cigni, decisamente romantica, racconta la storia della principessa Odette che, per aver negato il suo amore al malefico mago Rothbart, si trova costretta a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. La maledizione potrà essere sconfitta soltanto da un giuramento d’amore. Il principe Sigfrid imbattutosi per caso nella caccia di un cigno, si ritrova dinanzi la splendida Odette, se ne innamora e promette di salvarla. Durante una festa alla Corte del Principe Sigfrid, il mago presenta sua figlia che ha assunto le sembianze di Odette, e che, convinto di trovarsi al cospetto della sua amata, le giura eterno amore. A quel punto Il mago rivela la vera identità della fanciulla e Odette, destinata alla morte, scompare nelle acque del lago. Sigfrid, disperato, decide di seguirla: è proprio questo suo gesto a rompere l’incantesimo consentendo ai due giovani innamorati di vivere per sempre felici.

Le coreografie originali

Con questa versione de Il lago dei cigni, il Balletto di San Pietroburgo ha voluto mantenere intatte le coreografie originali di Marius Petipa e Lev Ivanov datate 1895, esprimendo la volontà di tornare all’autentica versione della coreografia creata per il Teatro Mariinsky. Le scenografie si rifanno alla Corte Imperiale Russa di quel periodo, inserendo realtà storica e fantasia gotica.  Le scene del I e del III Atto presentano uno stile classico fiabesco, quasi magico, mentre il II e IV atto, ambientati sul lago, hanno un ambiente mistico, lunare, dove si alternano attimi tenebrosi e giochi di luci e ombre.


Il lago dei cigni rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni e generazioni di ballerini, nonché emblema della cultura popolare.