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Il Messina ha un problema in difesa, ma non è solo colpa del portiere

MESSINA – La sconfitta di ieri sera a Picerno, 2-0 per i locali, è la terza in campionato per il Messina. I biancoscudati dopo la sfida del “Donato Curcio” scendono al di sotto del singolo punto, già basso, di media a partita. Sempre a guardare i numeri, e facendo la media, le reti subite, 12 in sette partite, sono quasi due ad ogni giornata. E così è stato in effetti, il Messina quest’anno non ha mai subito grandi imbarcate ma ha sempre subito gol, ancora zero infatti i clean sheet sia con Curtosi che con Krapikas in mezzo ai pali. Quasi sempre due i gol incassati, hanno fatto eccezione la sfida vinta col Taranto e il pari di Latina, in quelle due occasioni il Messina ha subito una sola rete.

Il posticipo di lunedì contro il Picerno è stata una prova tutto sommato buona in difesa, o almeno lo è stata per i primi settanta abbondanti minuti. Al di là del risultato sullo 0-0 per tutto quel tempo Curtosi non si è reso protagonista di insicurezze, anzi ha parato la conclusione di Graziani e non ha tremato sulle uscite. Poi non è stato più chiamato in causa e questo è merito della difesa del Messina. Intesa non solo come la linea dei quattro più il portiere, ma tutti i calciatori che hanno contribuito con attenzione e senza sbavature alla fase difensiva.

Nel finale però qualcosa è stata concessa, è bastata una palla che è sfilata dalla destra, un’incomprensione nel seguire l’uomo e la palla arriva in area piccola con Curtosi che da due passi non può nulla. Come dall’altra parte Merelli nulla aveva potuto sul tocco ravvicinato di Anatriello, pescato però, fortunatamente per il Picerno, in fuorigioco. A quel punto il Messina è costretto a scoprirsi alla ricerca del pari e sulla seconda rete arriva la respinta corta di Curtosi e nessuno che spazzi l’area piccola in tempo. Ormai però il primo clean sheet stagionale era già sfuggito.

Qualche numero sulle reti subite

Abbiamo già fatto i conti e visto che le reti subite dal Messina fin qui sono dodici. Divise abbastanza equamente: cinque in casa e sette in trasferta. Segno che purtroppo giocare al “Franco Scoglio” o fuori non faccia molta differenza per la solidità della nostra fase difensiva. È più interessante invece guardare quando il Messina subisce le reti, perché da ieri la squadra di Modica è più vulnerabile nella mezz’ora finale.

Cinque reti subite nei primi tempi, tre delle quali tra il 16′ e il 30′. Ma nei secondi tempi il Messina comincia sempre bene dominando il primo quarto d’ora, che è la porzione in cui è andata a segno in quattro occasioni e non ha mai subito reti. Nell’ultima mezz’ora però, dal 61′ in poi, non sappiamo se per calo fisico o psicologico, il Messina subisce sette reti, cinque soltanto dal 76′ in poi. Evidentemente la squadra fatica terribilmente a mantenere alta la concentrazione e sul finire della partita, quando le energie iniziano a venire meno, è più facile commettere una sbavatura.

Come il Messina subisce gol

Dei dodici gol fin qui incassati soltanto tre sono arrivati su situazione da palla inattiva, due tra l’altro all’esordio col Potenza, su un angolo e una punizione, giustificati dal fatto che la squadra non si conoscesse. Nessuna rete subita da conclusioni da fuori area e nessuna punizione diretta, con Curtosi che respinge quasi sempre, anche il rigore con la Casertana. Spiace dirlo ma poi la maggior parte delle reti subite dal Messina, come successo ieri, arrivano da dentro l’area di rigore biancoscudata con dormite generali dei difensori. Onestamente i nostri attaccanti non hanno questa possibilità di colpire, spesso indisturbati, negli ultimi 16 metri avversari.

La colpa viene addossata al portiere, in questo caso il giovane Curtosi che ha subito dieci reti. La sua unica vera colpa però al momento è quella di non essere attrezzato per i miracoli. Ha commesso degli errori, anche gravi, vedi quello imperdonabile sulla rete subita a Latina. Ma chiedergli di fare il superman in mezzo ai pali per compensare errori difensivi di squadra, come lo scorso anno spesso ha fatto Fumagalli, è troppo e non è quello che vuole il mister. Il Messina deve fare i conti con diversi giovani in rosa, una squadra nuova che deve trovare le misure in campi dove non entra mai, chiaramente in trasferta ma anche in casa. Infine anche con un calendario e una classifica che da adesso saranno inclementi e non terranno conto delle difficoltà del Messina e del tempo che servirebbe ai biancoscudati per superarle serenamente.

Immagine in evidenza di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook Acr Messina