BIELLA – Sconfitto il Messina, nono 0 in classifica stagionale, sesto fuori casa. La Juventus Next Gen passa per due reti a zero e si regala il sorpasso che la allontana dalla zona retrocessione. Era la 19ª giornata di campionato che ha chiuso il girone d’andata e i biancoscduati sono incappati nella quarta sconfitta in uno scontro diretto salvezza a fronte di due sole vittorie e tre pareggi contro squadre che al momento si trovano come il Messina nella seconda metà della classifica.
Allo stadio “Pozzo – La Marmora” Modica ripropone il 3-5-2, per la quinta volta in stagione. Due giornate fa con questo schieramento era arrivata la prima vittoria fuori casa a Torre del Greco. Rispetto a quell’undici in panchina Ortisi con Salvo titolare a tutta fascia a sinistra e in mezzo al campo assente Pedicillo, per la prima volta non è tra i convocati, e dal primo minuto Garofalo. A partita in corso spazio dalla panchina ad Adragna, Anzemlo, Morleo e Cominetti. Dall’altra parte decisivi i cambi di Brambilla visto che Afena Gyan subentra e in quattro minuti manda in rete Guerra sbloccando una partita da 0-0 dopo oltre un’ora, nel recupero lui stesso va a segno chiudendo la sfida sul 2-0.
La classifica del girone C vede il Messina venire sorpassato proprio dalla Juventus Next Gen e scende in terzultima posizione davanti a Turris (11 punti con 5 di penalizzazione) e Taranto (3 punti con 10 di penalizzazione). Una classifica che potrebbe ulteriormente cambiare dopo lunedì, quando è prevista la scadenza per onorare gli impegni economici, e potrebbero seguire ulteriori penalizzazioni o addirittura l’estromissione della squadra di Torre del Greco.
Al termine del girone d’andata l’asticella in casa Messina non si è comunque alzata. Dopo le prime diciannove partite il Messina ha sedici punti, di media 0,84 a partita, lo scorso anno erano stati 19 con Giacomo Modica in panchina, mentre due anni fa con Auteri 11 e tre anni fa 14 con prima Sullo e poi Capuano sulla panchina biancoscudata. Settimana prossima il Messina nuovamente in trasferta a Potenza per l’ultima dell’anno.
Inizio aggressivo del Messina che mostra l’intenzione di voler fare la partita, nei primi cinque minuti porta già due volte pressione fin dentro l’area juventina. All’11’ dagli sviluppi del primo corner ancora biancoscudati pericolosi con Petrucci che cerca Manetta, anticipato da Daffare, l’estremo difensore bianconero. Al 15′ si vede anche la Juve in avanti, su retropassaggio di Lia prova ad approfittarne Semedo, ma sul pallone arriva prima in uscita Krapikas.
Col passare dei minuti cala l’intensità del Messina ed è la Juventus a fare maggiore densità nella metà campo avversaria. Al 21′ occasione ghiotta per Macca, discesa a destra di Mulazzi che mette al centro, qualche liscio di troppo e il centrocampista locale può colpire con il destro da dentro l’area ma spara alle stelle. Al 26′ regalano la ripartenza i padroni di casa, prova ad approfittarne Anatriello che porta palla fino al limite dell’area e poi scocca il mancino che si perde a lato. Due minuti più tardi ci prova Petrungaro ancora dalla distanza, stavolta allunga in angolo Daffara.
Dopo quattro corner per il Messina arriva anche il primo della Juventus Next Gen. Bella azione personale di Faticanti che entra in area e mira all’incrocio dei pali, si supera Krapikas che con un grande intervento alza in angolo al 40′. In seguito riparte il Messina in contropiede con Lia che dopo aver fatto un coast to coast prova a scaricare al centro ma viene contratto in angolo. Gli ospiti tornano ad affacciarsi in avanti senza fortuna nei minuti finali e l’arbitro non concede recupero terminati i primi quarantacinque minuti di gioco.
Niente cambi all’intervallo su entrambe le panchina. Iniziano meglio i locali con più verve nella ripresa. Passano dieci minuti e c’è solo Juventus in campo, col Messina che inizia ad abbassarsi, per fortuna Krapikas non è costretto a nessuna parata. In un quarto d’ora anonimo il primo pericolo reale della ripresa è per la Juventus. Al 59′ serpentina in area avversaria di Frisenna, il centrocampista biancoscudato arriva alla conclusione centrale che Daffara può bloccare a terra. Poco dopo l’ora di gioco primi cambi con mister Brambilla che toglie Semedo e Owusu e manda in campo Palumbo e Afena Gyan.
Proprio l’ultimo entrato ci mette quattro minuti a cambiare la partita. Al 68′ infatti Afena Gyan sfonda a sinistra e arrivato sul fondo mette in mezzo, si fa trovare libero e tutto solo il capitano Guerra che senza marcatura, e con Krapikas superato dal pallone, spinge facilmente in porta. La reazione del Messina al 72′ inizia dai piedi di Garofalo che serve Petrungaro aspettandosi il pallone di ritorno, l’ala biancoscudata si defila e conclude trovando la risposta di Daffara. Sulla respinta il pallone arriva Garofalo, che aveva proseguito la corsa dentro l’area, ma non riesce col ginocchio a ribadire in rete. Triplo cambio per Modica: fuori Salvo, Garofalo e Marino, dentro Morleo, Anzelmo e Adragna. Si sbilancia quindi in attacco il Messina.
Passano i minuti ma il Messina è come spesso accaduto poco tangibile in fase offensiva. La Juventus Next Gen non pensa solo a difendersi e anzi crea ancora pericoli. All’85’ ci prova Frisenna sugli sviluppi di calcio d’angolo, ma la sua conclusione da lontano non impensierisce Daffara che blocca in due tempi. Due minuti dopo altra chance con palla buttata in area, saltano Cominetti da poco entrato e Adragna, la prende di testa il secondo che la manda a lato. Nel primo dei quattro minuti di recupero la Juventus la chiude, ricambia il favore Guerra che serve in profondità Afena Gyan, il centravanti mette a sedere Manetta e poi calcia sul secondo palo battendo Krapikas. Nel finale ultima azione punizione dai 30 metri con Anatriello che manda in curva.
Juventus Next Gen (4-2-3-1): Daffara; Mulazzi, F. Scaglia, Citi, Puczka; Macca, Faticanti; Owusu (dal 64′ Palumbo), Guerra, Cudrig (dal 70′ Turco); Semedo (dal 64′ Afena Gyan).
In panchina: Vinarcik, Savio, Amaradio, Ledonne, Gil Puche, Cat Berro, Peeters, Papadopoulos.
Allenatore: Massimo Brambilla.
Acr Messina (3-5-2): Krapikas; Manetta, Marino (dal 73′ Adragna), Rizzo; Lia, Garofalo (dal 73′ Anzelmo), Petrucci (dal 86′ Cominetti), Frisenna, Salvo (dal 73′ Morleo); Anatriello, Petrungaro.
In panchina: Curtosi, Ndir, Ortisi, Di Palma, Luciani, Mamona.
Allenatore: Giacomo Modica.
Marcatori: Guerra 68′ (J), Afena Gyan 90+1′ (J).
Ammoniti: Macca 42′ (J), Semedo 58′ (J).
Calci d’angolo: 2-9. Recupero: 0’ + 4’.
Arbitro: Dario Di Francesco di Ostia Lido.
Assistenti: Diego Spatrisano di Cesena & Paolo Cozzuto di Formia.
Quarto ufficiale: Francesco Battistini di Lanciano.