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Il Messina resta in silenzio, i nodi da sciogliere ancora irrisolti

MESSINA – Il Messina ha ottenuto la salvezza con una giornata d’anticipo, il pari contro il Potenza arrivato il 21 aprile scorso ha dato ai biancoscudati il diritto di giocare in Serie C anche nella prossima stagione. La settimana dopo il 27 aprile si è giocata l’ultima di campionato a Monopoli, al termine di quella partita, e quindi del campionato, la società ha fatto sapere che nessuno dei tesserati avrebbe più parlato. Ad oggi 6 maggio quell’impegno non è stato disatteso e sul Messina è calato un silenzio per alcuni versi anche ingiusto.

Primo perché la proprietà pubblicamente non ha commentato il risultato raggiunto, secondo perché sarebbe stato giusto anche dare spazio a campionato concluso ai protagonisti di questa stagione, molti dei quali, ad esempio i giocatori in prestito, che potrebbero già essere andati via dalla città. Rispetto allo scorso anno poi la società è in ritardo: la salvezza arrivò dopo il ritorno dei playout il 13 maggio, il presidente Sciotto convocò una conferenza stampa pochi giorni dopo, il 18 maggio, per annunciare il suo disimpegno. Ma successivamente fece marcia indietro.

Questa volta sono passati 15 giorni dall’ottenimento della salvezza, 8 dalla fine della stagione per il Messina, ma ancora non si hanno notizie. Tutto ciò da una parte dovrebbe far ben sperare che per quest’estate non ci sarà l’annuncio di vendere la società, ma al tempo stesso questo silenzio prolungato non è un bene, a circa un mese poi dalla scadenza per l’iscrizione che quest’anno va completata entro il 4 giugno 2024. Dando per scontato che a livello di iscrizione/non iscrizione la proprietà per la prossima stagione voglia proseguire senza indugi in Serie C ci sono però delle scelte da fare che di conseguenza aprono e chiudono altri scenari sportivi e non solo.

La scelta dell’allenatore e gli aspetti tecnici

Aspetta il tecnico Giacomo Modica, artefice di una stagione da 45 punti, come anche tifosi e addetti ai lavori attendono notizie sull’eventuale conferma da parte della società del mister di Mazara del Vallo. Se anche poi la proprietà volesse confermare il tecnico, bisognerebbe capire quali condizioni pone Modica. Motivo per cui non parlarsi e far passare altro tempo non è salutare per il Messina. La conferma o meno dell’allenatore aprirebbe altre strade a livello tecnico, prima su tutti anche il futuro del direttore sportivo Domenico Roma e soprattutto si potrebbe parlare del tipo di gioco che la squadra biancoscudata proporrà indirizzando non poco il mercato e le scelte sui futuri giocatori.

Come già ribadito sono in cinque i calciatori che hanno un contratto con il Messina anche per la prossima stagione: Marco Manetta, Giuseppe Salvo, Giulio Frisenna, Domenico Franco e Michele Emmausso. Va da sé che un Emmausso che quest’anno è stato croce e delizia della piazza con il suo padre sportivo Modica ha reso meglio e in qualche frangente è stato anche perdonato, non è detto che se arrivasse un altro tecnico e se il napoletano restasse le cose andrebbero allo stesso modo.

La conferma di tecnico e direttore sportivo poi potrebbe facilitare il rinnovo dei calciatori in scadenza, pensiamo a qualche nome come Lia, Giunta, Plescia, Ortisi, calciatori utili alla causa in quest’anno. O ancora la conferma potrebbe portare al rinnovo di alcuni prestiti. Operazioni più difficili ma il non stravolgere l’assetto tecnico sarebbe l’unico modo intanto di convincere i calciatori a ritrovarsi in un ambiente che conoscono. In questo ambito segnaliamo il portiere Piana, il difensore Dumbravanu, l’attaccante Rosafio che già presentandosi aveva fatto capire che tornava a Messina per Modica.

Sembra invece impossibile convincere la Cremonese, detentrice del suo cartellino, a non sfruttare Marco Zunno dopo la sua esplosione a Messina. Ma una società che già sa dove vuole andare potrebbe anche pensare ad acquistarlo, altro motivo per cui i silenzi sul futuro della società, sconosciuti in teoria anche ai calciatori, e i ritardi nelle decisioni fanno solo danni al Messina.

Il nuovo direttore generale/operativo e l’organizzazione

Altra scelta che dovrà per forza di cose essere fatta è sul nuovo direttore operativo o direttore generale che dir si voglia. Angelo Costa e Fernando Cammarata hanno annunciato che non resteranno a Messina, il loro contratto di un anno è scaduto ma i due hanno fatto sapere che non continueranno.

Ci sarebbe da approfondire su cosa li ha portati a prendere questa decisione, ma restando al presente in quelle occasioni pubbliche in cui il direttore Costa ha parlato ha sempre puntato alla programmazione e al futuro. Al Messina serve una figura che si occupi di queste tematiche e cambiarla ogni anno certamente non è benigno.

Settore giovanile e impianti

Ancora nodi irrisolti sono quello sull’impiantistica, perché il Messina dovrà capire dove si allenerà, il “Franco Scoglio” è a disposizione per le partite e se la società paga anche per gli allenamenti ma difficilmente potrà essere la casa del Messina a tutti gli effetti. Questo discorso infine si intreccia con quello del settore giovanile, perché non è certa al momento la collaborazione, stile appalto, tra Camaro e Messina. Così in questo senso potrebbe poi saltare anche la possibilità del Messina, come in questa stagione ha fatto, di allenarsi a L’Ambiente Stadium di Bisconte. Questi sono solo alcune delle scelte, con le conseguenze del caso, che la proprietà deve prendere e comunicare il prima possibile per realizzare nel prossimo futuro una stagione dignitosa.