PESCARA – Il Messina non riesce a sbloccarsi in trasferta e contro la vicecapolista del torneo Delfino Pescara perde ma senza sfigurare. Giallorossi ordinati nella costruzione del gioco, nell’attenzione contro l’avversario, tenendo i ritmi e l’intensità dei locali, restando in corsa sino alla fine della gara.
Il gol del Pescara, che decide il match, arriva subito dopo la mezz’ora nel primo tempo firmato da Vergani. Il Messina reagisce andando vicina al pari. Nella ripresa invece più vivi i locali che sfiorano più volte il raddoppio.
Per il Messina è la settima sconfitta in trasferta su altrettante sfide lontane dal Franco Scoglio. In stagione neanche un punto è arrivato ancora dai match lontani dallo Stretto. Sarà una buona notizia il fatto che il Messina, penultimo in classifica dopo 13 giornate, giocherà settimana prossima contro il Potenza in casa.
“Ci siamo difesi bene – le parole di mister Auteri al termine della sfida – riuscendo a farci vedere in avanti. Siamo cresciuti e abbiamo fatto una buona gara. Siamo rimasti in partita sino alla fine, è sempre il quid che ci manca, la scelta sbagliata, il tiro in porta col compagno libero, il lasciar rimbalzare la palla in situazioni in cui sarebbe meglio di no. Loro erano una squadra molto più forte di noi e nonostante questo siamo rimasti in partita e potevamo pareggiarla senza rubare nulla.
Dobbiamo continuare a giocare con questa intensità e questi ritmi. Dobbiamo avere voglia di pressare, mi auguro che fuori casa possiamo presto invertire la tendenza negativa che abbiamo. Adesso – conclude l’allenatore dell’Acr Messina – ci aspettano due partite in casa, ma gli avversari sono tutti difficili, resettiamo tutto, ma la squadra è viva”.
Al 10′ primo squillo del Pescara con una buona azione di Desogus che spara addosso a Lewandowski. Al 32′ la rete di Vergani su cross di Cancellotti dalla destra, ottima l’imbucata per la punta che sorprende la difesa e colpisce alle spalle del portiere polacco che una volta passato il pallone è fuori da ogni possibilità di intercettare la sfera. Nel finale di tempo la conclusione di Kraja dalla distanza non è un problema per il Messina, così come non lo è al 43′ per Plizzari, estremo difensore del Pescara, il tiro da fuori area di Iannone.
Nella ripresa al 57′ il Messina ancora pericoloso con Iannone, altra conclusione dalla distanza che Plizzarri blocca a terra, qualche minuto dopo ci prova anche Catania ma è impreciso. Al 62′ rischia la retroguardia del Messina con Crescenzi che serve in area Kraja che apre troppo il destro e fallisce il raddoppio. Intervento miracoloso di Lewandowski al 65′ su Cuppone, lanciato nell’uno contro uno col portiere, che tiene il Messina in partita. Nel finale un arrembante Messina prova ad agguantare il pareggio ma le conclusioni di Balde e Fofana sono fuori bersaglio.
Pescara (4-3-2-1): Plizzari; Crescenzi, Gyabuaa (1′ st Mora), Aloi (63′ Palmiero), Vergani (dal 79′ Lescano); Brosco, Boben; Kraja (dal 73′ Crecco); Desogus (63′ Kolaj), Cuppone; Cancellotti.
In panchina: Sommariva, D’Aniello, Milani, Delle Monache, D’Aloia, De Marino, Ingrosso, Tupta, Saccani, Germinario.
Allenatore: Alberto Colombo.
Messina (4-3-3): Lewandowski; Berto, Camilleri (38′ Trasciani), Filì, Angileri; Mallamo (dal 73′ Marino), Fiorani, Fazzi (55′ Fofana); Grillo (55′ Balde), Catania (dal 73′ Curiale), Iannone.
In panchina: Daga, Ferrini, Napoletano, Zuppel, Konate, Versienti, Curiale, Fofana, Marino, Balde.
Allenatore: Gaetano Auteri.
Marcatori: Vergani 32′ (P).
Ammoniti: Gyabuaa 15′ (P), Brosco 35′ (P), Cuppone 79′ (P), Angileri 90′ (M), Filì 90+2′ (M).
Calci d’angolo: 4-1. Recupero: 2’ + 4’.
Arbitro: Andrea Bordin di Bassano del Grappa.
Assistenti: Marco belsanti (Bari) & Fabrizio Aniello Ricciardi (Ancona).
Quarto ufficiale: Carlo Palumbo (Bari).