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Il Messina silente alla vigilia della sfida col Giugliano

MESSINA – Il Messina si prepara alla sfida di domani col Giugliano recuperando tutti gli uomini a disposizione. Nella partitella mattutina del venerdì assente solo Adragna alle prese con un fastidio al ginocchio, ma sono rientrati in gruppo Petrucci e Cominetti che si erano allenati a parte nelle ultime settimane.

La novità, ma neanche tanto, alla vigilia del quattordicesimo turno di campionato è che mister Modica non parlerà. L’allenatore, un po’ come capitato nella passata stagione di questo periodo, è da alcune settimane che non si fa sentire pubblicamente. Ultima dichiarazione in sala stampa nel post partita di Avellino il 27 ottobre, mentre a Messina l’allenatore Giacomo Modica non risponde alle domande dei giornalisti dal 20 ottobre, nel post gara col Monopoli.

Prima di Avellino “non c’era tempo” per organizzare la conferenza stampa perché bisognava partire per la trasferta. Prima della Cavese, turno infrasettimanale post Avellino, aveva parlato il direttore sportivo Giuseppe Pavone, mentre subito dopo la sconfitta subita il tecnico era in riunione. Ancora nulla prima del derby col Catania e nel post partita il mister non si è presentato in conferenza stampa al “Massimino”.

Le parole alla vigilia dell’allenatore del Giugliano

Alla vigilia della sfida tra Messina e Giugliano abbiamo solo le dichiarazioni di mister Bertotto, allenatore dei campani che sui biacoscudati dice: “I pareggi del Messina sono frutto di tanto impegno e tanta volontà, parliamo di una squadra molto ben allenata e che rimane aggrappata. Un segnale importante anche l’ultimo nel derby. Certe partite, come quella di domani, se non le affronti con la giusta ferocia agonistica puoi andare incontro a delle brutte domeniche e non deve assolutamente capitare”.

Giugliano un po’ corto a detta del suo allenatore, mancheranno Romano, Masala, La Vardera infortunati e Maselli squalificato. Sugli ex del Messina Bertotto scherza: “I giocatori Baldé e Giorgione potrebbero essere determinanti perché giocano, io no perché guardo la partita dalla panchina”.