È stato pubblicato il saggio La metafisica dell’anima, con cui Antonello Pizzimenti si concentra sulla produzione del pittore Giorgio De Chirico.
Un anno fa, l’Accademia internazionale Il Convivio aveva premiato il testo – in quel momento inedito – nell’ambito di un evento dedicato ad Antonio Borgese. Intervistato in quell’occasione, Antonello Pizzimenti ci aveva raccontato del proprio percorso di avvicinamento all’artista considerato il principale esponente della pittura metafisica.
Ne La metafisica dell’anima, Pizzimenti, partendo da una descrizione oggettiva delle opere, amplia la veduta delle stesse, accompagnandole con riflessioni scientifiche, filosofiche e sociologiche. Il risultato è un’analisi esistenziale interpretata da molteplici punti di vista, perciò ogni opera è esplicativa del profondo Io e delle zone più nascoste dell’inconscio.
Utilizzando gli elementi descrittivi forniti da De Chirico, Pizzimenti esplica come l’arte possa rappresentare ogni sorta di pensiero sulla vita; ci mostra treni simbolo di salvezza e speranza; edifici come protezione del soffocamento esistenziale; archi e ciminiere che impersonificano la fragile condizione umana.
Nell’ultima parte del saggio, l’autore regala al lettore un viaggio virtuale attraverso il nostro Paese, concentrandosi su otto piazze. Pizzimenti si muove tra Piazza Prato della Valle di Padova, Piazza del Plebiscito di Napoli, Piazza Navona di Roma e altri tesori del nostro territorio, sottolineandone gli elementi caratteristici.
“Per me è un onore esordire nel mondo della letteratura ed omaggiare Giorgio De Chirico” ci dice Antonello Pizzimenti. “De Chirico è uno dei più affascinanti maestri d’arte moderna. Il suo segno nella storia è tangibile anche a diversi decenni dalla sua scomparsa avvenuta in Roma nel 1978”.
“L’emergenza Covid ha chiaramente procrastinato ma non fermato la pubblicazione de La metafisica dell’anima; prossimamente, in data da destinarsi avrò il piacere di presentare la mia opera in un evento a Messina affiancato dallo staff della Graus Edizioni, che ringrazio per aver creduto in questo progetto”.