Il messinese Gianandrea Caruso è tra i finalisti della prima fase del concorso Premio Solinas Documentario per il Cinema 2019 – in collaborazione con Apollo11. La Giuria era composta da: Marcantonio Borghese, Federica Di Giacomo, Ilaria Fraioli, Elio Mazzacane, Edoardo Morabito, Antonio Pezzuto, Cristina Piccino, Andrea Sanguigni, Giovanni Spagnoletti. Dopo aver esaminato i 65 progetti presentati in forma anonima, sono stati selezionati i 10 finalisti. A essi vengono assegnate Borse di sviluppo per un ammontare complessivo di 4.000 euro da suddividere tra gli stessi finalisti che concorrono all’assegnazione del Premio Solinas Miglior Documentario per il Cinema di 6.000 euro.
La dotazione del Premio e delle Borse di Sviluppo è messa a disposizione da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.
Gianandrea Caruso, classe 1986, è un montatore. Si diploma in montaggio al Centro sperimentale di cinematografia di Roma con Roberto Perpignani. Poco prima del diploma inizia a montare il lungometraggio documentario Upwelling di Pietro Pasquetti e Silvia Jop. Il film vince il gran premio della giuria a Visions du réel di Nyon, il premio della giuria giovani al Filmmaker festival di Milano, il premio dell’associazione della critica cinematografica al Maremetraggio di Trieste, il premio dell’associazione montatori cinematografici al Salinadocfest. Il cortometraggio con cui si diploma al CSC, La finestra di Silvia Perra, viene selezionato a Premiers plans di Angers e soprattutto vince l’edizione 2017 di Terre di cinema. I suoi ultimi lavori da montatore sono Les tritons dètestent la police, reportage di produzione svizzera sugli occupanti della ZAD di Nantes – ancora inedito – e Epicentro di Leandro Picarella, in concorso alla Settimana della critica di Venezia 2018, e infine Solariade, l’ultima delle sue produzioni.
Il suo progetto per il Premio Solinas si intitola Se Non Mi Odi, Non Mi Ami(titolo originale Il Carattere Distruttivo). Alla fine dei tempi in una città vuota circondata dal vuoto, chi ama freme. Soffia vita nel cemento armato, nello sguardo bovino di chi assiste al suo passaggio. Fa piazza pulita di patetismi e buona educazione. Cosa conta più per chi vuol essere solo vita, anche contro le regole del buon senso e dell’autoconservazione? L’amicizia, l’amore, la poesia della bellezza e dello schifo, farsi del male e prendersi cura gli uni degli altri. Donatella e Pierguido si rivedono dopo vent’anni: lui ha talento per la distruzione, lei è un’edificatrice cocciuta, io osservo da vicino e rimango coinvolto nell’esplosione.
I 10 Finalisti del Premio Solinas Documentario per il Cinema 2019 – in collaborazione con Apollo11 sono: Andata e Ritorno (titolo originale Il Posto)di Gianluca Matarrese e Mattia Colombo; Confini (titolo originale Razman)di Riccardo Campagna e Federico Savonitto; I Sognatori (titolo originale Qui Sono I Miei Sogni)di Chiara Bazzoli e Chiara Cremaschi; L’ultimo Giorno(titolo originale About The End) di Cristina Picchi; La Lingua Salvata(titolo originale Vakhim e i Suoi Fratelli) di Francesca Pirani; Microfisica Del Paesaggio (titolo originale La Serra Morenica: Una Microfisica Del Paesaggio) di Ennio Eduardo Donato;Non È Roma (titolo originale Amor) di Virginia Eleuteri Serpieri; Punta Del Diavolo (titolo originale Il Domino, il Diamante e il Diavolo) di Chiara Caterina; Quel Profeta di Mio Zio (titolo originale Il Profeta di Assisi) di Giuman Giallo; Se Non Mi Odi, Non Mi Ami (titolo originale Il Carattere Distruttivo)di Gianandrea Caruso.
Gli Autori che accedono alla seconda fase del concorso presenteranno il progetto alla Giuria tramite Pitching. Al termine dei Pitch la Giuria assegnerà il Premio Solinas Miglior Documentario per il Cinema.