Messina è molto provata da quest’anno d’epidemia, soprattutto nell’ultimo periodo, ma non si arrende; non è nella nostra natura arrenderci. Questo Natale è la perfetta dimostrazione di ciò: nonostante le difficoltà determinate dall’epidemia stessa e di conseguenza dalle restrizioni governative, Messina sta cercando di tenere vivo il suo Natale nella tradizione e nell’innovazione con molteplici iniziative. Una che merita menzione è l’allestimento d’un presepio artistico nella Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani.
La Nobile Arciconfraternita della Santissima Annunziata dei Catalani, guidata dal suo governatore Marco Grassi, apre straordinariamente la chiesa nei tre giorni arancioni del calendario di Dicembre (ovvero 28, 29 e 30) in sessioni sia mattutine che pomeridiane, per permettere al pubblico, nel rispetto delle norme di protezione dal coronavirus, la visita a questo stupendo presepio.
Il presepio dell’Annunziata, permanente, è un prezioso napoletano, caratterizzato dunque da statuite singolarmente vestite con vero tessuto, in questo caso seta, fibra che tra l’altro storicamente in Messina ha avuta massima importanza; queste vesti seguono armoniosamente le pose dei personaggi. L’allestimento è stato curato nel dettaglio dal Cappellano dell’Arciconfraternita, monsignor Giuseppe la Speme.
Come si può vedere nell’immagine, un particolare di questa composizione presepiale è lo scenario delle rovine romane, una caratteristica invero in voga nello stile trapanese, ma anche nel messinese, con una profonda simbologia. Generalmente il suo significato viene interpretato come il trionfo della Cristianità sul paganesimo, ma in realtà simboleggia la nascita del Cristianesimo dallo splendore dell’Ellenismo, che dovrà esserne vivificato e rivitalizzato. Questo dettaglio del presepio trova particolare gradevolezza in un luogo come la Chiesa dei Catalani, che giustappunto fino all’Editto di Teodosio fu Tempio di Nettuno.
Un plauso va fatto all’Arciconfraternita dei Catalani, che già per Ferragosto si è prodigata per la riuscita della festività nonostante la tensione causata dall’epidemia, e che ancòra una volta s’impegna, per giunta in un momento ancor più delicato, per far vivere a Messina la magia del Natale nella maggior sicurezza possibile.
Riepilogando: il tempio sarà aperto alle visite i giorni 28, 29 e 30 Dicembre, di mattina dalle 10:00 alle 12:00 e di pomeriggio dalle 17:00 alle 19:00.