MESSINA – Pietro Currò viene raggiunto dalla telefonata quando ha appena giurato davanti al sindaco e alla segretaria generale Carrubba. “Il mio primo commento da assessore nella Giunta Basile? Per le analisi approfondite ci sarà tempo. In questo momento prevale l’emozione. Spero di offrire il mio contributo e di mettere al servizio della nostra Messina la mia esperienza politica”, commenta il segretario regionale del Partito repubblicano. Si è appena dimesso dal consiglio d’amministrazione di Arisme ed è pronto a dare il suo apporto.
In una Giunta piena di tecnici, lui è un politico “doc”. Dopo l’assessore Finocchiaro, imprenditore ma anche politico prima in Alleanza nazionale e poi al fianco di Crocetta, questo nuovo innesto è ancora di più segno della tradizione e potrebbe aiutare l’amministrazione ad attenuare i conflitti con i consiglieri, data la fibrillazione che si percepisce nell’aula consiliare.
Ecco le sue deleghe: Rapporti con il Consiglio comunale; Attuazione del decentramento amministrativo; Pubblica istruzione e Servizi scolastici. Per Currò, in passato assessore al Patrimonio e al Risanamento del Comune di Messina e, per quindici anni, consigliere comunale, “questa è una nuova e stimolante avventura con deleghe significative. Ci tengo molto al tema del decentramento perché, ormai nel secolo scorso, me ne sono occupato come assessore e come consigliere comunale. Oggi, in questo campo, data la centralità dei Quartieri nella vita di ogni giorno, siamo chiamati a fare un salto di qualità”.
Ma questo ingresso nella Giunta è un altro passo in avanti nel segno dell’alleanza con Cateno De Luca? “Con Sud chiama Nord e Sicilia Vera, il Pri ha un’alleanza strutturale. Il nostro è un dialogo costante. Ci accomuna l’attenzione all’autonomia e all’equità territoriale. Poniamo al centro la questione meridionale ma senza un atteggiamento contro. Il nostro è un meridionalismo maturo, nel solco della tradizione repubblicana. Penso a Ugo La Malfa e a tanti altri leader storici del Pri”.