MESSINA – “Il lupo perde il pelo ma non il vizio di mistificare la realtà. Le segreterie aziendali di Filt Cgil, Uil Trasporti e Ugl Trasporti rivendicano i risultati ottenuti con il nuovo accordo integrativo siglato qualche giorno fa con Atm Spa. Un accordo che rappresenta un importante passo avanti per tutti i dipendenti. Infatti dopo la scadenza dell’accordo precedente, avvenuta a marzo 2024, l’azienda ha scelto di prorogarlo e si è impegnata a collaborare con i sindacati per migliorare la qualità del servizio e garantire vantaggi concreti per ciascun dipendente”. Queste sigle sindacali rivendicano il risultato ottenuto, annunciando un referendum, il prossimo 4 novembre, per dare voce ai lavoratori. E prendono le distanze da Orsa, Faisa Cisal e Fit Cisl, che hanno invece una posizione critica.
Per i sindacati del “sì”, invece, “questo accordo rappresenta un passo fondamentale nel riconoscimento e nella valorizzazione dell’impegno di ciascun lavoratore. Ogni dipendente avrà la possibilità di esprimere democraticamente la propria opinione attraverso il referendum da noi indetto che si terrà il 4 novembre in Atm. Noi siamo certi del nostro buon lavoro. Nonostante le mistificazioni diffuse in questi giorni, siamo certi del buon lavoro svolto. Ora, l’ultima parola spetta ai lavoratori, come è giusto che sia. È il momento di far sentire la vostra voce e di partecipare attivamente a questa importante decisione”.
Ecco cosa hanno scritto di recente i sindacati sul fronte critico, Orsa, Faisa Cisal e Fit Cisl: “Da un comunicato di Cgil, Uil e Ugl apprendiamo che in Atm è stato firmato un accordo di secondo livello che questi sindacati definiscono “Importante traguardo che non solo migliorerà le condizioni di lavoro, ma contribuirà a creare un ambiente più sereno e produttivo”. Al netto della “buona novella” che viene propagandata ancora prima che i lavoratori conoscano e valutino i contenuti attraverso referendum, vale la pena precisare che la trattativa in esame si è tenuta a tavoli sindacali separati per, inconsueta, volontà delle sigle che ieri hanno sottoscritto l’accordo con notevole ritardo. Il confronto “privato” si è tenuto in modo assolutamente blindato, senza la dovuta informativa ai dipendenti sull’evoluzione dei lavori. Pertanto, i lavoratori parteciperanno a una assemblea ove sarà presentata la bozza di accordo a fatto compiuto. Con buona pace della democrazia partecipata dal basso…”.
Al contrario, “ecco i vantaggi chiave del nuovo accordo” per Filt Cgil, Uil e Ugl:
“Continuità di Servizio: un servizio sempre più efficiente e di alta qualità per l’utenza. La dedizione e l’impegno dei lavoratori saranno riconosciuti e valorizzati, creando un ambiente di lavoro più motivante”.
“Assenza di Conguaglio: le somme già percepite dai lavoratori come acconto non saranno restituite, offrendo maggiore stabilità economica e consentendo una pianificazione finanziaria più serena”.
“Miglioramenti economici: Il nuovo accordo prevede vantaggi economici significativi rispetto al contratto precedente, traducendosi in migliori condizioni di lavoro e in un incremento del potere d’acquisto per i dipendenti”.
“Obiettivi Chiari e raggiungibili: sono definiti in modo chiaro, permettendo a ciascun lavoratore di sapere cosa ci si aspetta da lui e di lavorare verso traguardi concreti e motivanti”.
“Nessuna restituzione delle somme. Le somme mensili percepite dai lavoratori non saranno considerate acconti, garantendo una maggiore sicurezza finanziaria e continuità nelle entrate mensili.
“Valorizzazione del lavoro. L’accordo nasce per valorizzare il lavoro di ogni singolo dipendente, prevedendo che il 60% della retribuzione venga erogato mensilmente sotto forma di “efficientamento personale”, con il restante 40% da incassare a fine conguaglio semestrale, dove verranno considerate le effettive presenze”.
Categorie di presenze considerate: