“Quando ho saputo che già all’indomani della scomparsa un drone ha ripreso il corpo di Viviana mi sono girati i co…i”. E’ quanto dice Luigino Parisi, il padre di Viviana Parisi arrivando al tribunale di Patti con i suoi legali di fiducia Nicodemo Gentile e Antonio Cozza. In Procura anche Daniele Mondello, il padre di Gioele.
“Avrebbero potuto scoprire il corpo di mia figlia già molto prima – dice il padre di Viviana – se io sono un lavoratore devo guardare quelle immagini. Non che ho 16mila fotogrammi e li guardo quando ho tempo”. Per il padre di Viviana c’è stata “superficialità” nelle ricerche della figlia e del nipote Gioele.
“Oggi speriamo che sia una giornata decisiva” afferma l’avvocato Gentile. La Procura di Patti conferirà gli incarichi ai consulenti di parte in vista del nuovo sopralluogo a Caronia. “Mancano punti fermi – sottolinea – vogliamo solo capire quali sono le ipotesi e cosa è successo. Adesso continua il momento del dolore”.
Sulla svolta dell’inchiesta con il corpo di Viviana già visibile il 4 agosto il giorno dopo la scomparsa, dice: “La famiglia vuole capire. Vogliamo capire. Nomineremo i nostri consulenti. C’è una dinamica che va ricostruita, speriamo che la medicina legale ci possa aiutare e darci risposte certe”.
“Sono state fatte già tante ricostruzioni senza avere elementi certi” osserva l’avvocato Cozza.
Intanto vertice in Procura a Patti tra il procuratore Angelo Cavallo e cinque funzionari della Polizia scientifica di Palermo. Il magistrato darà l’incarico alla Scientifica per eseguire domani mattina, nel laboratorio di genetica forense di Palermo, nuovi accertamenti biologici non ripetibili. Come si apprende, si tratta di materiale biologico che è stato prelevato dal cadavere di Viviana Parisi e di altri esami Dna per avere la certezza definitiva sulle identità di madre e figlio. Verranno anche eseguite delle analisi su tracce rinvenute sull’Opel corsa della donna, scomparsa lo scorso 3 agosto dopo un incidente avvenuto in autostrada sulla A20 Messina-Palermo (AdnKronos).