MESSINA – In qualità di presidente del Comitato cittadino “Messina 3S – Messina Sviluppo, Sostenibilità, Sicurezza”, l’ingegnere Gaetano Sciacca scrive a Tempostretto. In primo piano il tema della messa in sicurezza del territorio, traendo spunto dall’esondazione a Zafferia. Come sempre, siamo pronti ad accogliere pareri opposti e a favorire il dibattito su un futuro sostenibile per la città.
Prendo spunto dai video pubblicati di recente dal vostro giornale per fare alcune considerazioni riguardo ai recenti eventi metereologici accaduti a Messina. Prima di tutto non chiamamole emergenze. In tempi non sospetti, abbiamo denunciato come le enormi somme provenienti dal Pnrr dovevano essere impegnate per infrastrutture quali strade e opere di raccolta acque per consentire ai cittadini una vivibilità che manca. Di contro, l’amministrazione, con scelte discutibili, ha preferito fare opere inutili, dannnose e pericolose. Proprio tutto il contrario di quello che invece Messina e i messinesi hanno bisogno.
Il recente Pums – Piano urbano della mobilità sostenibile, approvato dal Consiglio comunale solo qualche mese fa, rappresenta in maniera chiara quanto sta avvenendo in queste ore e la responsabilità politica. Quei consiglieri comunali che eviterò di citare per nome, ciascuno di loro, al pari se non più dell’amministrazione comunale, ha precise responsabilità. E mi spiego. È ben risaputo a tutti quali siano le emergenze e le vere priorità per la nostra città. In particolare voglio citare le strade, la raccolta delle acque piovane e un’efficiente rete delle acque nere, oltre ovviamente alla messa in sicurezza del territorio.
Questo lo sappiamo tutti ed è la vera condizione necessaria per garantire vivibilità e transizione green e una città a misura d’uomo, tutto ciò che in buona sostanza si prevede nel Pnrr. Cosa viene invece fatto, proposto e approvato dalla lungimirante politica cittadina e da quei consiglieri comunali che a detta loro fanno il bene della nostra città? Tutto l’opposto.
Sì, proprio così e adesso tutti a tirarsi i capelli e a ribadire che contro i cambiamenti climatici c’è poco da fare. Ma dico e ribadisco, quanto avvenuto non c’entra nulla con i cambiamenti climatici ma è solo frutto dell’insipienza e incapacità dell’attuale amministrazione di saper impegnare enormi risorse provenienti dal Pnrr in opere realmente utili e necessarie a garantire una migliore vivibilità ai suoi cittadini. Mi viene da dire solo: che Dio ce la mandi buona.
Gaetano Sciacca