Politica

Il ponte dei conflitti in UniMe, gli universitari rispondono a Limosani

MESSINA – In principio fu l’intervista del linguista Fabio Rossi a Tempostretto in occasione del corteo no ponte a Messina. Da qui una reazione interna al mondo UniMe da parte dell’economista Michele Limosani che ha evidenziato: “Sul ponte sullo Stretto dobbiamo mantenere un atteggiamento neutrale. E offrire un contributo altissimo in ambito scientifico, economico, storico-geografico-politico, giuslavoristico, contrattualistico, di tecnica legislativa, di esperienza dottrinaria rispetto a un’opera la cui portata è epocale. Ora arriva la reazione del mondo degli universitari contro il ponte: “Fabio Rossi, ordinario di Linguistica italiana presso UniMe, non si è mai espresso né a titolo personale né a nome dell’Università di Messina. Bensì a nome del gruppo universitari No ponte”.

Continuano i docenti: “Un gruppo costituito da centinaia di «docenti, ricercatrici e ricercatori, lettrici e lettori di lingua straniera, membri del personale tecnico amministrativo dell’Università di Messina», con sottoscrizione di altre centinaia di componenti di università di tutto il mondo. Nessuno ha mai pensato di parlare a nome dell’Università o di un Dipartimento, che peraltro in merito non era stato consultato. La ricerca è fatta di (e non può che dipendere da) pluralità di punti di vista: come tale, non può essere neutrale. Mai. Altrimenti non è ricerca ma dogma o fede”.

“Vanno liberate le vere potenzialità di Messina e l’Università puàò offrire il suo contributo”


E ancora: “Nessuno del gruppo Universitari No Ponte pensa che l’Università di Messina non debba fare ricerca. Anzi, pensiamo che si debbano dedicare risorse economiche, scientifiche, intellettuali a ideare e sperimentare alternative (meno dannose) al ponte. Nessuno del gruppo Universitari No Ponte pensa che si debbano inibire le potenzialità economico-turistiche del nostro territorio. Anzi, è vero il contrario: pensiamo che queste potenzialità si debbano incrementare con idee coraggiose quali la rivalorizzazione del Pilone, della Zona falcata, la costruzione di un sistema integrato di portualità produttiva in interazione con l’hub di Gioia Tauro e molte altre”.

“Fare ricerca significa prendere posizione”

Inoltre, sul tema interviene Aldo Trifiletti, già associato di Medicina interna dell’Università di Messina, con una lettera aperta a Limosani: “Caro Michele, da vecchio collega, ho letto con una certa sorpresa le tue dichiarazioni in merito alla posizione dei docenti rispetto al ponte sullo Stretto. Non mi trovi d’accordo quando dici che l’università fa ricerca, non si schiera. Foucault sosteneva, a giustissima ragione secondo me, che il sapere non serve solo a conoscere ma anche a prendere posizione. E noi, di fronte ad un progetto così impattante sulla nostra esistenza, siamo chiamati a prendere la posizione che tenga conto degli aspetti tecnici, ambientali, urbanistici ed igienicosanitari. Pertanto non ci arrocchiamo sulla torre eburnea e sporchiamoci le mani con la realtà. Con affetto, Aldo Trifiletti”.

Aldo Trifiletti