MESSINA – La prima di campionato in casa contro il Potenza ha visto il Messina ottenere un punto, vedendo però sfumarne altri due proprio nei minuti finali. La squadra di mister Giacomo Modica ha convinto a metà ed è comunque una buona notizia considerando il fatto che, come ogni inizio campionato, si fa a gara a sminuire i (tanti) nuovi arrivati ed emettere giudizi prima ancora che la palla inizi a rotolare sul campo, che va sottolineato era in condizioni perfette.
Il Potenza non si è dimostrato un avversario così temibile come si pensava alla vigilia, tolto uno straordinario Felippe per più di un’ora di gioco in mezzo al campo e il pesante tridente offensivo la squadra di De Giorgio in difesa ha traballato: lenti e arrendevoli sui due gol subiti, distratti nel primo tempo quando hanno regalato un paio di chance al Messina. Letali però sulle situazioni da fermo con un Firenze a pennellare la punizione finale dentro l’area piccola sulla testa di Verrengia.
Il Messina dal canto suo nonostante la giovane età, erano 7 su 11 gli under in campo, e un modulo sperimentale, una sorta di 4-5-1 con Pedicillo e Frisenna che spesso si alzavano nel ruolo di ali, ha tenuto ottimamente il campo. Fisicamente, togliendo i crampi di Rizzo nel finale di partita, la squadra non ha avuto problemi nonostante il recupero monstre di 11 minuti, sommando primo e secondo tempo, e una sola partita ufficiale giocata.
Anche mentalmente i ragazzi di Modica hanno disputato una buona partita, dopo essere passati in svantaggio e senza cambiare nulla nello schieramento sono riusciti a ribaltare la partita grazie alla loro voglia di giocare ogni pallone e crederci, fotografia di ciò i due assist di Pedicillo nelle due reti in cui ha creduto giocabile due palloni che sembravano destinati ad uscire. Dopo essere passati in vantaggio i biancoscudati hanno anche continuato ad attaccare, trovando il terzo gol annullato per fuorigioco, e comunque creando ancora occasioni per offendere.
Nonostante l’assenza di Franco il centrocampo non ne ha risentito, anzi è stato il reparto migliore ieri sera. Anzelmo da vertice basso ha dettato bene i tempi ed è stato affiancato da Garofalo e Di Palma, il centrocampo che è sceso sul terreno di gioco non sarà quello titolare. Va considerato che Frisenna giocava fuori ruolo ed è previsto un nuovo arrivo sul mercato, quindi la mediana biancoscudata può ancora crescere. Anche alcuni calciatori subentrati hanno risposto molto bene: Salvo solita corsa a destra, Luciani sembrato un po’ arrugginito poi ha trovato buone giocate e inserimenti, e Mamona che ha dimostrato di saper dare del tu al pallone ma è entrato in una fase in cui il Potenza sembrava ormai fuori dalla partita.
C’è sicuramente da lavorare in difesa dove ancora una volta il giovane portiere Curtosi ha in parte la responsabilità sul primo gol subito. Nel reparto difensivo poi va assimilato per bene cosa chiede mister Modica, ovvero attaccare la palla e non aspettarla. Lo fa Marco Manetta, forse troppo irruentemente come nel finale di partita, non lo fanno ancora bene gli altri compreso Ndir Mame Ass che non salta nell’azione del pareggio finale del Potenza. Inoltre capiamo la volontà di Modica di non accontentarsi del risultato e attaccare, ma al 95′ si può anche pensare di chiudersi dietro per difendere la vittoria. Sono comunque situazioni che sarebbe stato impensabile risolvere o inculcare nella testa dei calciatori già alla prima di campionato, il gruppo si è formato strada facendo e sicuramente dovrà ancora lavorare tanto.
Ultimo ma non meno importante aspetto da sistemare è in attacco. Gennaro Anatriello ha fatto una partita sontuosa, due gol più uno annullato e almeno un’altra palla gol che ha potuto giocare in area, ma nel primo tempo è rimasto troppo solo in avanti a lottare contro i difensori lucani. Pesavano le assenze di Petrungaro squalificato e Cominetti acciaccato che non è stato rischiato: l’attacco titolare del Messina non era sicuramente quello di ieri sera. E potrebbe non esserlo da qui a fine mercato, con il ds Pavone che sta lavorando sul mercato per portare un altro tassello alla squadra proprio in quel reparto.
Poi bisognerà vedere chi saranno i protagonisti e come farli funzionare bene tra loro, nel frattempo il Messina si gode una doppietta di un suo attaccante in casa. Le ultime erano arrivate in trasferta lo scorso anno con Zunno a marzo a Brindisi e a gennaio con Emmausso contro la Casertana. L’anno prima doppiette in casa di Lorenzo Catania contro il Latina nel 4-1 all’andata e di Balde contro l’Avellino al ritorno, in trasferta invece arrivò una doppietta di Kragl contro la Gelbison nel girone di ritorno.