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Il social trading e l’importanza della gestione del rischio

Ormai siamo abituati a fare qualsiasi cosa rivolgendoci agli strumenti hi-tech, costantemente connessi a internet, per avere risposte e consigli oltre che per risolvere dubbi e sbloccare situazioni. La stessa cosa accade anche per quanti abbiano interesse ad avvicinarsi al pianeta della finanza e dei mercati, con l’obiettivo di intercettare guadagni attraverso i migliori investimenti.

Come? Ricorrendo a strumenti ‘social’ per ottenere le informazioni utili a compiere determinati passi e mettere così a segno operazioni virtuose, senza dover passare prima dalle fasi dell’analisi. Questa metodologia di investimento online prende il nome di ‘social trading’ e si basa sostanzialmente sul fatto che tutte le informazioni messe in circolazione vengono generate da altri utenti (diversamente da ciò che avviene con l’analisi tecnica e fondamentale) e condivise in ‘real time’ su una community. Si prendono così decisioni in base a quelli che sono i processi realizzati in precedenza da altri trader, generalmente più esperti e capaci di leggere tra le righe di movimenti e umori in determinati settori e mercati.

Quanti si avvicinano per la prima volta al trading online avranno senz’altro l’occasione di sfruttare questa scia positiva, centrando risultati utili proprio grazie al trading sociale. In questo modo si riducono i tempi necessari all’apprendimento di determinate tecniche, dal momento che si impara più velocemente stando ‘sul campo’ e osservando che cosa fanno gli altri trader. C’è un concetto che si lega a doppio filo con quello del social trading, in particolare sul mercato Forex ma non solo: si tratta della gestione del rischio (ovvero il ‘risk management’) che sempre si accompagna agli investimenti che muovono capitali. Comprenderne i principi base consentirà di fronteggiare consapevolmente le molte difficoltà legate al social trading.

E’ il segreto per riuscire a proiettarsi nel futuro, puntando ai profitti sul lungo termine: occorre mettere in conto il rischio e la possibilità concreta di subire delle perdite in corso d’opera, l’importante è però riuscire a dominare la situazione e intervenire senza farsi trovare impreparati. Internet consente di accrescere le personali competenze nell’ambito dell’economia e degli investimenti: è proprio in Rete che si può entrare in contatto con i migliori broker come Plus500, il quale tra l’altro offre ai clienti strumenti ad hoc proprio per la miglior gestione del rischio associato al trading CFD: leggi opinioni e recensioni di plus500 su meteofinanza.com per comprenderne le modalità operative e i vantaggi.

Le regole per determinare la migliore strategia

Il concetto di ‘risk management’ è ampio e articolato, in sintesi si tratta di un insieme di regole che servono a determinare se una particolare situazione sia da ritenere o meno eccessivamente pericolosa. Si potrà decidere se entrare oppure no in una posizione che abbia particolari livelli di rischio: si distinguono i modelli di trading che sono compatibili col proprio profilo di rischio e quelli che invece porterebbero a potenziali perdite eccessive, oltre le aspettative. La strategia di investimento dunque risente parecchio di questa variabile, che anzi rappresenta l’Abc di un’attività di trading responsabile. Il termine rischio non deve assumere necessariamente un’accezione di tipo negativo altrimenti investire diventerebbe un’impresa impossibile, dal momento che i profili di rischio anche minimo sono onnipresenti.

Tutto sta a incastrare le valutazioni in relazione alle singole operazioni all’interno di una pianificazione più ampia, quantificando se nello specifico un determinato trade risulti eccessivamente rischioso rispetto al personale stile di investimento o per la propria strategia finanziaria. Ogni elemento deve essere correttamente bilanciato all’interno del portafoglio di riferimento. In sintesi, è possibile affermare che sono due i passaggi sostanziali attorno ai quali ruota la gestione dei rischi: si comincia valutando il livello di pericolosità dell’investimento per poi chiudere decidendo se procedere a effettuare il trade oppure no. Senza dubbio nel social trading questo concetto di ‘risk management’ è importante, poiché entra in gioco un aspetto soggettivo di assoluto rilievo.

Ciascun trader si muove in modo autonomo e diverso dagli altri: per alcuni un investimento sarà poco rischioso, mentre per altri molto. Dunque non esiste un livello generico di rischio al quale fare riferimento: occorre comunque mettere sempre al centro le valutazioni riguardanti il profitto potenziale da ottenere e il rischio effettivo che è necessario correre per raggiungere l’obiettivo. Per destreggiarsi in questo ambito diventa così obbligatorio affidarsi ai giusti strumenti e ai migliori broker, concentrandosi per comprendere da quali operazioni tenersi a distanza e in quali invece lanciarsi.