MESSINA – Si naviga a vista e si va a tentoni in casa Messina come accade ormai da diverse estati a questa parte, questa è l’impressione che si ha osservando da fuori. La stagione regolare si è chiusa il 28 aprile, da allora non si è saputo nulla di nuovo dalla società che a quanto pare neanche quest’anno sembra programmerà alcunché. Le scadenze incombono, gli step da fare dovranno concludersi entro il 4 giugno, quando andrà presentata tutta la documentazione e la relativa richiesta di iscrizione al prossimo campionato.
Sul campo nei prossimi giorni, il 24 maggio, dovrà arrivare il nulla osta per l’impianto in cui giocare, non dovrebbero esserci sorprese e neanche altre possibilità: stadio “Franco Scoglio” per le partite in casa. Un primo nodo però già legato all’impianto c’è, perché resta da capire se sarà anche la casa del Messina e quindi la squadra potrà allenarsi lì o, come in questa stagione da poco conclusa, il Messina dovrà accasarsi altrove e calcare il manto erboso del San Filippo solo in pochi allenamenti che dovranno essere precedentemente concordati.
Spuntato uno dei diversi interrogativi per la prossima stagione restano da trovare i protagonisti. In primis ancora non è stato sciolto il nodo allenatore: mister Giacomo Modica resterà o andrà via? Il presidente Sciotto avrebbe intenzione di confermarlo o sta pensando ad altro? Domande senza risposte e non sappiamo se i due si siano parlati. Di certo c’è che si sono visti a metà aprile quando il presidente assisteva agli allenamenti (immagine in evidenza) e a stagione ultimata, con Modica che già aveva alzato il tiro con le sue dichiarazioni, quando i due hanno assistito alla partita dell’Igea Virtus in tribuna. Uno scatto rubato, perché ufficialmente la società non ha mandato nulla, e a parte qualche sorriso di circostanza non sappiamo se i due abbiano parlato relativamente al futuro della panchina biancoscudata o meno.
Altro punto non di poco conto è la conferma o meno del direttore sportivo Domenico Roma. Allenatore e ds che sono arrivati insieme a Messina potrebbero anche non restare insieme, chiaramente la scelta di queste due figure, come ribadito diverse volte, non è di poco conto. La conferma di un allenatore vuol dire che saprai come giocherai e quali giocatori ti servono, invogliando anche questi a fare una scelta in virtù del tecnico. Allo stesso modo la conferma del ds ti permetterebbe di iniziare a lavorare sui rinnovi dei calciatori, il gruppo si è sciolto il 10 maggio, rompete le righe e tutti sono tornati a casa. In attesa di eventuali telefonate che nel frattempo potrebbero arrivare da altri ds regolarmente in carica o altre società.
Ricordiamo che cinque calciatori hanno ancora un contratto anche per il prossimo anno: Manetta, Salvo, Franco, Frisenna, Emmausso. Di questi cinque alcuni avrebbero anche mercato, ma ci vuole sempre un ds e un’idea societaria sul futuro per decidere in caso di fare cassa con una cessione per rinvestire. Tanti altri erano in prestito e sono tornati alla rispettive squadre e probabilmente se c’era possibilità di acquistarli bisognava pensarci già da tempo, pensiamo ad esempio ad uno Zunno. Altri hanno visto il loro contratto scadere e anche se avessero intenzione di restare, un nome su tutti Francesco Giunta, attendono e al tempo stesso si staranno guardando anche attorno.
Nella giornata di ieri la solita uscita che la società definirebbe “destabilizzante per l’ambiente”. L’ex presidente Pietro Franza, in un’intervista rilasciata ad un noto giornale locale, ha accennato ad un’offerta presentata per rilevare il Messina, quantificata in 2,5 milioni e che sarebbe stata rifiutata. Quasi immediata la risposta la risposta della proprietà attraverso una nota: “L’Acr Messina smentisce quanto affermato in data odierna da Pietro Franza, riguardo una fantomatica proposta di acquisto da 2,5 mln di euro della società sportiva da parte di un imprecisato gruppo imprenditoriale; proposta che, a suo dire, sarebbe stata respinta dal presidente Pietro Sciotto. Poiché si tratta di una notizia totalmente falsa e priva di fondamento, la proprietà dell’Acr Messina procederà a denunciare Pietro Franza nelle sedi giudiziarie opportune”.
Al di là di dove stia la verità il calcio messinese si ritrova a vivere lo stesso film degli ultimi anni. Bisogna navigare a vista, andare a tentoni, per riuscire a prevedere il futuro in una società che negli anni si è dimostrata poco loquace e sempre improntata all’attendismo, per non dire immobilità. Un modo di fare che ormai conoscono soprattutto i tifosi che di anno in anno sopportano pazientemente, ma la pazienza prima o poi termina. Se lo scorso anno ci fu una contestazione dura durante tutta la stagione, in questa che da poco si è conclusa le critiche dalla Curva Sud sono tornate solo a salvezza ottenuta, ma erano sopite e sempre presenti.