Politica

Il Sud Innovation Summit in una Messina senza lavoro

di Marco Olivieri

MESSINA – Messina senza lavoro. Messina in crisi sul piano economico e sociale. Con infrastrutture e servizi non degni di una città metropolitana. Se la vera sfida è creare occupazione, in una Siciilia e in un sud nel segno del precariato, l’amministrazione comunale scommette sull’innovazione tecnologica. Così oggi si presenta a Palazzo Zanca la seconda edizione del Sud Innovation Summit, in programma il 3 e 4 ottobre. Una manifestazione che ha come obiettivo quella di essere “il più grande evento su innovazione e digitalizzazione nel Sud Italia. Un evento che riesce a riunire speaker internazionali di alto livello, storie di successo e dirigenti di grandi aziende per ispirare e coinvolgere l’opinione pubblica sulle nuove tendenze dell’innovazione e del mondo startup”.

Saranno il sindaco di Messina, Federico Basile, il direttore generale Salvo Puccio, l’assessore Massimo Finocchiaro e Roberto Ruggeri, fondatore del Sud Innovation Summit, a presentare stamattina la nuova edizione. L’obiettivo è il passaggio “dall’ispirazione all’azione concreta”. Di certo, il Comune non ha per sua natura l’onere di creare lavoro ma può porre le condizioni perché le imprese possano investire nel territorio. Per far questo, serve una rivoluzione della burocrazia e il Comune dovrà utilizzare le nuove assunzioni per cambiare in profondità tutto ciò che rallenta e appesantisce, spesso respingendo potenziali investitori.

La città universitaria e l’I-hub

Agevolazioni economiche, una città efficiente nei servizi, tempi rapidi sul piano burocratico sono elementi essenziali per investire qui. Allo stesso modo occorre formare una nuova generazione di imprenditori, coniugando locale e globale, se è possibile. In questo scenario, il possibile polo tecnologico dell’I-hub, nella zona degli ex Silos Granai e della Casa del portuale, va riempito di contenuti, in collaborazione con l’Università. Ma bisogna fare in fretta, e bene, per ripensare in profondità questa città e offrirle un futuro in questo momento davvero incerto.

Servono una visione e un progetto su Messina

L’idea di Messina come “città universitaria” da valorizzare, attraendo ancora di più studenti e dottorandi da tutto il mondo, potrebbe accelerare questi processi. Ben venga, in ogni caso, il Sud Innovation Summit, e ci aspettiamo uno spazio dedicato all’intelligenza artificiale, se sarà accompagnato da una visione complessiva, sul piano economico, culturale e sociale, della città e del territorio metropolitano. Messina potrà rinascere se ci sarà un progetto, una visione a sostenerla e animarla. A questo devono servire anche i singoli eventi.