Cultura e spettacoli

Il Teatro Mandanici di Barcellona scommette sul talento dei giovani

È una scommessa istituzionale, una vera e propria missione. Il teatro “Placido Mandanici”, oltre ad essere il luogo in cui poter applaudire grandi spettacoli e grandi nomi del teatro – e della danza, e della musica – deve diventare, sempre più, la casa accogliente in cui i talenti del territorio, a partire dai più giovani, possano trovare strumenti ed occasioni che rendano loro il giusto merito.

“Nessuno può far solo da sé”, spiega il sindaco Roberto Materia. “Ogni capacità e ogni potenzialità hanno bisogno supporti adeguati. E se si tratta di talento per lo spettacolo dal vivo, i supporti sono sia la formazione, sia l’opportunità di provarsi davanti ad un vero pubblico, un pubblico pagante, all’interno di un vero cartellone, con tutto quello che ne consegue. Dare questo tipo di aiuto ai nostri concittadini, ai ragazzi come anche agli adulti, è un modo per trasformare in fatti compiuti l’obiettivo istituzionale di essere al fianco della comunità barcellonese come meglio possiamo, come meglio può fare un ente locale, che è stretto tra mille vincoli e mille difficoltà. Un ente pubblico non ha la stessa flessibilità e le stesse possibilità di una struttura privata ma ci stiamo impegnando, nella conduzione del Teatro Mandanici, imprimendo un diverso ritmo alle nostre attività di amministrazione comunale. Probabilmente faremo ancora qualche errore, ma certamente dai nostri errori continueremo a imparare, così come è già successo nelle due passate stagioni, dalle quali abbiamo ricavato un’esperienza direi fondamentale. Da questo punto di vista i dipendenti del Comune stanno acquisendo nuove competenze affiancando il nostro impegno a favore del territorio in maniera pregevole, dimostrandosi, sotto la guida del Segretario Generale Lucio Catania, all’altezza della situazione”.

Situazione che non è delle più semplici. Per un verso, infatti, c’è la scelta dei titoli da mettere in cartellone, e si tratta di un’attività che prosegue, perché la Stagione 2019 ha una prima fase già definita, quella da gennaio a maggio, ma ha anche una seconda fase da allestire, quella da ottobre a dicembre. Per altro verso c’è il laboratorio multidisciplinare dedicato ai talenti del territorio da supportare fino al debutto dello spettacolo che ne è l’esito finale. Tutto questo per far vivere il Teatro il più possibile, giorno dopo giorno.

Tutte le informazioni sono facili da reperire. Tempestivamente aggiornati sono infatti sia il sito web del Teatro (www.teatromandanicibarcellona.it) sia la pagina Facebook dedicata (https://www.facebook.com/TeatroComunaleMandanici/). Il botteghino in Teatro è aperto dal lunedì al venerdì ore 10-13 e nei giorni di martedì e giovedì anche ore 15:30-18:30 ((per informazioni tel. 331 67 03 392) e la biglietteria on line è sui circuiti Tickettando e TicketOne.

Il primo spettacolo della stagione, “Dirty Dancing”, musical dei primati, è stato salutato da una vera e propria ovazione finale. Il teatro si è svuotato lentamente. Gli spettatori si fermavano a commentare, confrontarsi, scambiarsi impressioni, confessarsi emozioni. “Un’immagine di gioia e condivisione, che ci ha fatto particolarmente piacere registrare”, commenta il segretario generale Lucio Catania, dirigente dell’Ufficio Teatro.

E se il secondo titolo è “La vie en rose … Bolero”, famosa coreografia del Balletto di Milano, già in tournée nazionale e internazionale da anni, gli altri tre raccontano a chiare lettere la volontà di diversificare i generi e di far sentire “a casa propria” i tanti diversi pubblici possibili.

E infatti torna, rivisitata in commedia musicale, l’operetta, un genere che negli anni scorsi ha richiamato a teatro un pubblico di appassionati e che è stata più volte richiesta proprio dagli spettatori. L’appuntamento è il 16 marzo alle ore 21 ed è con “Benvenuti al Cavallino Bianco” di e con Edorado Guarnera (prevendita su http://www.tickettando.it/event/benvenuti-al-cavallino-bianco-barcellona-pozzo-di-gotto/).

Torna la grande musica italiana, quest’anno sarà la volta di Enrico Ruggeri, in scena il 6 aprile alle ore 21 (prevendita su http://www.tickettando.it/event/enrico-ruggeri-in-concerto-barcellona-pozzo-di-gotto/).

Infine in scena, ma in una concezione completamente nuova, lo spettacolo di produzione, nato dal laboratorio, affidato a Sasà Neri, ed intitolato “D’Artagnan e i Tre Moschettieri”. Vedremo come protagonisti direttamente gli allievi del laboratorio, quei talenti ancora sconosciuti che meritano di mettersi alla prova. Non per caso, ad affiancare Neri ci sono coach ed ospiti speciali. Per citarne qualcuno, Alice Rella alle coreografie, Giulio Decembrini alla direzione musicale, Chiara Caravella alle tecniche vocali, Davide Colnaghi alla dizione e fonetica. E molti altri, di cui via via, tempestivamente, viene data notizia (prevendita su http://www.tickettando.it/event/dartagnan-e-i-tre-moschettieri-barcellona-pozzo-di-gotto/).

Non è tutto. Il Comune si è molto impegnato per tenere il più bassi possibile i prezzi dei biglietti. “Uno sforzo reso particolarmente complesso dai rigori delle leggi finanziarie di riferimento”, ricorda Lucio Catania. “Ma uno sforzo che siamo riusciti a compiere, e di cui conosciamo l’importanza”. Da qui, per esempio la scelta di sconti per under 30 anni e over 65 negli ultimi tre spettacoli (“Benvenuti al Cavallino Bianco”, il concerto di “Enrico Ruggeri” e “D’Artagnan) e gli sconti indipendenti dall’età per pacchetti di spettacoli, “La cultura, l’arte, la bellezza, il teatro – ricorda infatti Roberto Materia – non devono essere privilegio di pochi. Hanno un costo, naturalmente, ma hanno anche un valore che va oltre la mera quantificazione. Un valore che resta nel tempo”.