Cronaca

Il traffico di droga degli Iannello, “Er Freddo” di Barcellona e i sequestri anche in Spagna

I barcellonesi si rifornivano di droga anche in Spagna, in particolare di grossi quantitativi di hashish. Ed avevano riciclato parte dei proventi in diverse attività commerciali tra la Sicilia e la penisola iberica, messe ora sotto sequestro dalla magistratura. E’ questa la novità emersa col terzo filone di inchiesta sfociato nei 112 arresti dei Carabinieri di ieri. In questo caso gli indagati sono 29, la Procura aveva chiesto per tutti il carcere ma la giudice per le indagini preliminari Simona Finocchiaro ha autorizzato 23 arresti.

Filippo Genovese “Lo scozzese”

A contribuire a ricostruire il traffico di droga sono stati i pentiti Filippo Genovese “Lo Scozzese”, il messinese Settimo Corritore e i fratelli Abbass, che confermano i sospetti degli investigatori su un gruppo gestito da Salvatore Iannello.  I familiari, Maurizio e Filippo Iannello, insieme a Carmine Di Natale, erano già stati coinvolti in inchieste antimafia con l’accusa di essere fornitori di droga di alcuni soggetti della mafia barcellonese. E nel 2021 Maurizio Iannello è stato arrestato con un chilo di cocaina.

I viaggi in Spagna dal Freddo

Corritore in particolare racconta di aver trattato droga con gli Iannello, che si rifornivano dai calabresi, e i catanesi avevano un autonomo canale in Spagna, insieme a Filippo Benenanti detto “friddu” che vive in Spagna. Il pentito parla anche di truffe sulla vendita di auto che gli Iannello gestivano tramite la rivendita Sj e di armi nascoste per i barcellonesi.

La droga dal Marocco lanciata in mare dagli elicotteri

Nel 2023 i carabinieri seguono tramite le cimici una trasferta di Salvatore Iannello in Spagna, dove si incontra con “u friddu” e dove parla di “affari” con un catanese: secondo gli investigatori stavano trattando una fornitura di droga. Il 2 febbraio del 2023 gli investigatori captano un incontro nella concessionaria Sj degli Iannello a Barcellona tra gli stessi Iannello e un gruppo di catanesi, che trattano una fornitura di grosse partite di droga: i barcellonesi sono pronti a fornire almeno 400 kg di hashish e una ventina di altra droga e i catanesi trattano sul prezzo. Con loro c’è anche Benenti. Iannello, Benenati e Mario Amato negli stessi giorni vengono intercettati a programmare un approvvigionamento di droga dal Marocco, da trasportare in elicottero e poi lanciare in mare, dove poi sarebbe stato recuperato.

I sequestri tra Italia e Spagna

Alla fine dell’inchiesta la Procura ha chiesto e ottenuto il sequestro di quattro concessionarie di auto di lusso tra Barcellona, Milazzo, Malaga e Giarre, società agricole, immobili, conti correnti e polizze attivi tra Italia e Spagna e 8 autovetture.