MESSINA – Dinanzi a sé le limpide acque dello Stretto di Messina e del mar Tirreno in cui “specchiarsi; alle spalle i Peloritani, che vegliano su di lei dall’alto e la proteggono. Dal punto di vista paesaggistico e naturalistico Messina ha ben poco da invidiare a qualsiasi altra città del mondo, e delle sue bellezze- unitamente alla sua storia, alle sue tradizioni ed anche alla sua enogastronomia – potrebbe farne una inesauribile fonte di ricchezza. In riva allo Stretto però il turismo non decolla, e quello che da sempre avrebbe potuto rappresentare un settore strategico per lo sviluppo della città resta una grande incognita. Qualche passo avanti in questi anni è stato fatto, ma i risultati sono ancora scadenti. Come dimostrano i dati del report “La città in cifre”.
Nell’anno 2018 , le strutture ricettive del territorio del Comune risultano in aumento (+14,3%), in modo più marcato rispetto alla provincia (+6, 8%) ed alla Regione (+6,0%). In città infatti si passa da 84 a 96 esercizi ricettivi, pari al 7,2% dell’intera provincia. Tale dato registra, negli ultimi anni, un segnale di leggera,mma continua, crescita: si passa infatti dal +5,9% del 2015 al +7,2 del 2018.
Rispetto all’anno precedente crescono gli esercizi extra alberghieri, in città del +20,97%, in provincia del 9,2% e nell’intera Sicilia del 7,1%. In particolare nel comune di Messina si registra la crescita dei B&B (+22,45%) e degli Alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+18,2%). Si registra invece una decremento degli esercizi alberghieri (-4,5%), determinato dal crollo degli alberghi a 3 stelle (-16,7%). Dati questi in controtendenza rispetto alla provincia (+5%) ed alla Regione (+1%) rispetto all’anno precedente. Tale contrazione ha determinato una perdita complessiva di posti letto del -0,9% rispetto al 2017 molto meno marcata rispetto al 2015, rispetto cui si registrano 1.100 posti letto in meno (-33,5%) di cui 517 nelle strutture alberghiere e 583 in quelle extra alberghiere.
La dotazione di posti letto in città è del 4,47% dell’intera regione e del 23,6% dell’intera provincia. Seppur in diminuzione rispetto al 2015, continua il trend di crescita dei posti letto in tali ultime strutture +100 posti letto in alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+23,65%) e +145 posti letto nei B&B. (+19,54%) ad evidenziare un segnale di importante modifica dell’offerta, da strutture alberghiere alle extra alberghiere di facile gestione, non crescono infatti villaggi e campeggi, ostelli, e altri esercizi ricettivi.
Interessanti i dati relativi al movimento turistico nella città di Messina.
In città nel 2018, i dati dell’Osservatorio Turistico Regionale, indicano che sono state 65.062 le presenze e 26.167 gli arrivi complessivi.
Le presenze italiane sono state 52.571 (81%), prevalentemente provenienti dalla Sicilia (44,12%), dalla Calabria (9,77%), dalla Lombardia (8,25%), Campania (7,57) e Lazio (6,97%). Basso il numero di presenze dei residenti in Molise (0,23%). Trentino Alto Adige (0,37%), Umbria (0,46%), Basilicata (0,5%), Abruzzo (0,63%) e Sardegna (0,64%).
Le presenze straniere (12.491 più elevate sono state registrate per i cittadini Europei (67%) e tra queste quelle dei turisti provenienti dalla Germania (14%), Francia (12%), Regno Unito (10%), Spagna (8%) e Paesi Bassi (7%).
Importante, in termini numerici, la presenza dei turisti Americani (9,11%), da segnalare la presenza di cittadini dei paesi asiatici (8%).
In termini di permanenza media, hanno soggiornato maggiormente in città i cittadini del Portogallo (6,7 giorni), della Croazia (5,85), della Slovacchia (5,75), del Venezuela (4,7) e del Lussemburgo (4,4). Superiori al dato medio comunale anche i turisti provenienti da Paesi Bassi (3,65), Danimarca (3,47), Estonia (3,45), Grecia (3,24), Bulgaria (3,18) e Norvegia (3,00). Consistenti anche le presenze per egiziani (6 giorni) e Altri paesi africani (7,8).
Tra gli italiani, hanno soggiornato maggiormente i cittadini provenienti dalla Liguria (3,64 giorni), dal Friuli Venezia Giulia (2,87), dall’Emilia Romagna (2,77), dalla Sicilia (2,73), dalla Toscana (2,62), dal Piemonte (2,61) e dalla Lombardia (2,57).
Il rapporto tra posti letto e superficie comunale è piuttosto basso (10.3 letti per kmq). L’analisi del tasso di ricettività, dato dal rapporto tra i posti letto turismo e la popolazione media residenti è significativamente più basso (9 posti letto ogni 1000 abitanti) rispetto alla provincia (74 posti letto ogni 1000 abitanti) ed alla Sicilia tutta (38 circa ogni 1000 abitanti).
Messina non è una città turistica, come si evince dal tasso di turisticità, che rappresenta l’effettivo peso del turismo rispetto alle dimensioni della zona, ottenuto dividendo il numero medio di turisti (ossia il rapporto tra presenze e numero di giorni del periodo considerato).
Se la provincia di Messina gode del tasso più elevato (15,25), seguita dalla della Regione Sicilia (8,27) , il Comune di Messina si ferma all’ 0,76 nel 2018 , addirittura in diminuzione rispetto all’anno precedente e in netta controtendenza a quanto avviene per Regione e Provincia.
Il crocierismo è un settore nel quale Messina negli ultimi anni ha ottenuto ottimi risultati. Eppure, nell’ anno 2018 c’è da registrare un leggero decremento del movimento crocieristico in città rispetto all’anno precedente (- 4,57%), pari a 17.831 croceristi in meno. “La serie del movimento degli ultimi 5 anni – viene specificato nel report – mostra comunque una certa stazionarietà dell’importante settore. Nel porto, nell’ultimo anno sono attraccate ben 172 navi con 8.790 imbarchi e 8.965 sbarchi”.
Alla luce dei dati del report è evidente che Messina, città dalle molteplici potenzialità, ha bisogno di un netto cambio di passo nel settore turistico.