Vogliono fare chiarezza sulle vicende che attanagliano il porto di Tremestieri perché restano tanti i punti oscuri. Dal 1. agosto 2014, quindi da più di 13 mesi, la gestione è affidata ancora alla Terminal Tremestieri, in regime di proroga fino all’aggiudicazione della nuova gara. Un primo bando andò deserto, il secondo si è chiuso in aprile, con l’unica offerta della Comet, ma non c’è ancora l’aggiudicazione ufficiale.
“13 mesi di incertezze, mancate risposte, abbandoni, delusioni e lotte – affermano Nino Di Mento, di Fast Confsal, e Guglielmo Pellegrino, di Ugl Mare -. Domani saremo in sit in davanti agli uffici dell’Autorità Portuale, in occasione della riunione del comitato portuale. Ci auguriamo che l’aggiudicazione della gara alla Comet avvenga presto e che le istituzioni facciano da arbitro super partes nella trattativa sindacale”.
Indossano le magliette con la scritta “Free Messina” e chiamano in causa il sindaco Accorinti: “Le magliette non rappresentano una provocazione – proseguono – ma un’opportunità, con tutto il rispetto per le problematiche del Tibet: il sindaco si presenti in Comitato portuale e dica qual è il piano del Comune per ottenere i finanziamenti per l’ampliamento del porto. Se i fondi andranno persi, sarà il fallimento ideologico e politico del sindaco, che a quel punto sarebbe bene si dimettesse”.
Non solo “Free Messina”, ma anche “Messina libera”, un altro “slogan di disperazione per una città libera dalla cattiva amministrazione, libera dall'ambiguità e dall'inciucio – concludono Di Mento e Pellegrino -. Una città determinata ad affrontare sul serio il problema dell'attraversamento dei tir in città, ponendo da questo momento in poi non i proclami, ma il vero potenziamento e mantenimento del Porto di Tremestieri”.